Sead Hakšabanović ha solo 21 anni, ma sembra già un predestinato. D’altra parte, se sei passato in un club come il West Ham (a proposito: il futuro di Arnautovic), qualche cosa pur ci sarà. E se uno come Savicevic fa di tutto per convincerti ad accettare la corte della nazionale montenegrina, allora gli indizi cominciano a sommarsi anche di più. È andato anche a casa sua, l’ex Milan e presidente della federazione del Montenegro, per convincerlo: non è poco. Ha cominciato giovane, si è fermato per poco, ma ora ha ripreso a correre su quella fascia sinistra che in Svezia, all’FK Norrköping, è sempre più sua.
È un esterno moderno: parte da sinistra, si accentra e tira di destro. Come tanti. Ma ha quel guizzo che nella massima serie lo ha portato a giocare 67 gare in 18 mesi, con 19 gol, 21 assist. Due statistiche in più? Nelle partite giocate ha contribuito a segnare 40 gol, cioè il 67% dei gol totali della squadra, è stato nominato giocatore dell’anno; cinque volte giocatore del mese; due volte miglior assistman e realizzatore di dribbling del campionato. Serve altro?
A 21 anni, ha giocato 135 partite. E il passaporto montenegrino è bilanciato – si lasci passare il termine – da quello svedese, che lo rende comunitario. A 15 anni debutta nell’Halmstads, la sua squadra: è nella massima serie nazionale, realizza un record che non gli basta per salvare la squadra dalla retrocessione. A 16 è uno di quei giocatori su cui costruire la ripartenza: 8 reti e quindi il ritorno in Allsvenskan, dove, la stagione successiva, ne segna altre 4.
Viene ceduto all’estero, ma l’impatto non è facile. Il West Ham (che lo ha pagato 2,5 milioni di euro più bonus fino ad arrivare a 4) non lo fa mai esordire in Premier League e in Spagna (al Malaga) gioca poco. Eppure Husillos, il dirigente degli hammers, non smette di crederci: “Ha potenziale, bisogna trovare una soluzione”. Che si concretizza nel Norrköping, con i risultati di cui sopra. “È fantastico”, ha detto di recente il suo allenatore, Ricard Norling. “Per me è un privilegio averlo in rosa, ha delle doti incredibili”. Che meritano altri palcoscenici: gli agenti hanno ricevuto tante chiamate dalla Serie A, oltre che da Dinamo Zagabria e Brugge. In inverno, il gruppo Red Bull (l’approfondimento sul Lipsia) aveva valutato la possibilità di acquistarlo, ma gli svedesi hanno preferito aspettare in estate. Qualcosa sembra muoversi. Segniamoci il nome.
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