Il rifiuto di Belotti, un patrimonio smisurato ma il mercato non decolla: il Newcastle non riesce a spendere

Alzi la mano chi a ottobre già immaginava un Newcastle stellare già a gennaio dopo l’acquisizione del Pif, Fondo per gli investimenti pubblici dell’Arabia Saudita. La squadra in Premier League continua a essere immersa in piena zona retrocessione nonostante il cambio in panchina: Eddie Howe non ha invertito la rotta, naufraga, di Steve Bruce. Per la panchina a ottobre era stato avvicinato anche Antonio Conte, senza fortuna.

Il tentativo per il Gallo
Il Fondo, proprietario dell’80% delle quote del club e con un partrimonio da 370 miliardi di dollari, ha fatto la prima mossa riportando in patria Kieran Trippier dall’Atletico Madrid per 15 milioni. Ma in questa sessione invernale ci sta provando anche per Belotti, cercando di tentare l’attaccante del Torino in scadenza di contratto a giugno.
Il Gallo ha seccamente risposto no al corteggiamento dei Magpies, non essendo convinto della destinazione. Su di lui stanno avanzando i desideri anche dell’Al-Hilal e del Toronto che sogna un attacco azzurro dopo aver ufficializzato Lorenzo Insigne.

Mercato fermo
Newcastle che aveva provato a fare una spesa più consistente in Spagna. Non solo Trippier, dunque. In particolare il mercato preferito sembrava poter essere Barcellona: sia Ter Stegen e Coutinho, però, sono rimasti sogni. Il brasiliano è poi tornato in Premier League ma all’Aston Villa guidato dal suo ex capitano al Liverpool, Steven Gerrard.
Magpies che rimangono, per ora, al palo del calciomercato con un potenziale economico spropositato ma poco potere d’acquisto anche, e soprattutto, per l’incertezza di questa seconda metà di stagione: evitare la retrocessione in Championship sarà fondamentale per cercare di allestire il dream team che i tifosi sognano da ottobre.