Con l’infortunio di Abraham, il tema attaccante è stato centrale nell’estate della Roma. Settimane alla ricerca del giusto profilo, delle possibili soluzioni, dell’uomo da regalare a Mourinho. Alla fine ne sono arrivati due: Azmoun e Lukaku. Il belga è stata la ciliegina sulla torta, mentre l’iraniano un lampo improvviso. E contro il Lecce è arrivata la sua prima rete in Serie A, che ha dato il via a una rimonta (pazza) dei giallorossi nel recupero.
Roma-Azmoun, il retroscena
Un’operazione nata di notte con una chiamata della Roma all’entourage del calciatore. Parte tutto dopo il blocco dell’affare Zapata: l’arrivo del colombiano in giallorosso salta, così la squadra di Mou si tuffa alla ricerca di altro profili.
Mourinho è sempre stato un grande estimatore di Azmoun: il portoghese, infatti, lo voleva nella Capitale già nel 2021. Alla fine arrivò Shomurodov, ma Sardar è sempre rimasto nella mente di Mou. Una stima ricambiata.
L’operazione si è chiusa in due ore, grazie anche agli ottimi rapporti tra la Roma e l’entourage dell’attaccante. Nel mezzo anche una dichiarazione di Mourinho sull’affare: “Non è un nostro giocatore ancora, quindi fatico a parlare di lui. È a Roma, non so se sia a Villa Stuart”. Dopo le visite mediche è arrivata l'ufficialità in un 26 agosto caldissimo. Così Azmoun è arrivato in Italia. In un lampo.