Atalanta-Cagliari sarà una partita importante. Da una parte la squadra di Gasperini deve continuare a correre. Per la Champions. E chissà, forse anche per qualcosa di più. Dall’altra i sardi in piena lotta salvezza. Ma sarà anche una partita dentro alla partita. Una partita che contiene in sé una storia di calcio, di vita. Quella di Daniele Baselli. Potrebbe essere il suo esordio con il Cagliari. Proprio contro l’Atalanta, la casa in cui è cresciuto. Una prima volta contro il passato.

Un bresciano cresciuto nell'Atalanta 

Tutto parte da Gottolengo, un paese nel bresciano. Il bambino ha talento. L’Atalanta se ne accorge e lo porta a Bergamo. Un bresciano cresciuto nell’Atalanta. Un paradosso ai limiti del conflitto. Ma con i nerazzurri Daniele diventa grande. Impara tutto. Il settore giovanile fino al mondo dei grandi. Il suo tra i nomi dei prospetti più interessanti del calcio italiano. Pirlo e Busquets i giocatori a cui guarda. Nel tempo libero la passione per la pesca.
Due anni a farsi le ossa in B con il Cittadella. Anni da protagonista. Il ritorno a Bergamo. Il primo gol in Serie a nella vittoria dell’Atalanta per 2-3 a Palermo.

 Tra sfortuna e voglia di rilanciarsi

Estate 2015. Milan e Fiorentina. Il giovane centrocampista interessa. Ad avere la meglio, però, il Torino che lo acquista dall’Atalanta insieme a Zappacosta. La maglia da titolare nel centrocampo granata. Quantità e qualità. Fino agli infortuni. La sfortuna irrompe prepotente nella carriera e nella vita di Baselli. Ora una nuova avventura per recuperare il tempo perduto. Il Cagliari rappresenta questo. La volontà di riconquistarsi ciò che gli è stato tolto. A partire dalla sfida contro il suo passato.