Passano gli anni, ma non cambiano le abitudini. Questo avviene per tanti parmigiani che a 26 anni di distanza dall’addio di Gigi Buffon (Qui un retroscena proprio di quei tempi) alla squadra della loro città continuano a recarsi, quasi in pellegrinaggio, al bagno “La Romanina” a Ronchi di Marina di Massa, ritiro estivo dell’ex numero 1 della Nazionale.
Questi “fedeli”, nello scorso weekend hanno letteralmente brindato al ritorno del figliol prodigo: Buffon sarà nuovamente il portiere del loro Parma. Anche se l’entourage del giocatore continua a predicare prudenza, il ritorno a casa di Gigi ormai è questione solo di ore. Mancano solo la parte burocratica e la chiusura del contratto, poi finalmente si chiuderà un cerchio. A Parma, i tifosi sono elettrizzati da questa notizia, che fa sognare un ritorno immediato in Serie A. Anche i più fanatici, che vent’anni fa non avevano preso di buon grado il passaggio dal Parma alla Juventus, non perdonano Buffon, ma lo riaccolgono a braccia aperte.
Nella serata di mercoledì, il portiere classe '78 ha firmato, sarà il portiere del Parma in Serie B. L’annuncio in grande stile è comunque previsto per la giornata del 17 giugno: Kyle Krause scalpita per pubblicare uno dei suoi classici tweet di conferma. La conferenza stampa di ri-presentazione è invece attesa per martedì 22 giugno, quando Buffon spiegherà i motivi che lo hanno spinto a continuare la carriera e a tornare dove tutto è iniziato. A pochi chilometri dal convitto Maria Luigia in cui è cresciuto, quando scavalcava il cancello dopo l’orario di chiusura per uscire e mangiare qualche schiacciatina con il prosciutto crudo da Gianni. Una vera propria istituzione da quelle parti, con la sua bottega piena di cimeli, vero e proprio tempio della parmigianità.
“Era un ragazzo splendido, giovane ed esuberante” ci racconta Gianni. “Tra di noi è nata un amicizia, non avrei mai pensato diventasse quello che è diventato. Ancora oggi mi chiama ogni volta che torna a Parma, ma io non ho ancora avuto il coraggio di rispondere: ho già la pelle d’oca”.
A Parma tutti conservano un pezzo di Gigi, chiedere a Nestor Sensini, compagno di squadra in quella squadra splendida fra la fine degli anni ’90 e l’inizio degli anni 2000. Vent’anni dopo, Sensini è ancora impressionato dal carattere di quel ragazzo che esordì contro il Milan: “Scese in campo con una calma serafica, eppure giocavamo contro il Milan. Al di là delle doti tecniche, indiscutibili già all’epoca, mi impressionarono la calma e la personalità con la quale ha gestito certi momenti, come se avesse già alle spalle 150 partite”.
È passata una vita da quei momenti, ma il ritorno riporta una sorta di serenità: “Mi fa piacere che Gigi torni a casa, è un grande. Sono felice che torni in un posto che non ha mai dimenticato”.
A cura di Guglielmo Trupo