Chiudi
Grand Hotel Calciomercato

Disabilita l'adblock

Chiudi
Grand Hotel Calciomercato

Chiudi

Davide
Masi

Dalle giovanili del Milan al giro del mondo. Bonanni si racconta: “Io ci credo ancora”
claudio-bonanni-birkirkara-gdm

Claudio parla dall’Italia. È tornato a casa in attesa di capire quale potrà essere il suo futuro. Bonanni - centrocampista classe 1997 - è infatti reduce dall’esperienza con l’Hebar, in Bulgaria. Sì esatto, in Bulgaria. Perché Claudio, prima di un calciatore, è un viaggiatore. Non ha paura di provare nuove sfide. Anzi, in fondo è proprio lui a volerle. E la sua carriera lo conferma.

 

Il giro del mondo di Claudio Bonanni

 

Riavvolgiamo il nastro e torniamo all’inizio. Il viaggio di Claudio parte con la maglia rossonera addosso. Bonanni è cresciuto nelle giovanili del Milan: “Ho imparato tanto, lì è una scuola di vita. Ti insegnano come comportarti, è un percorso che mi ha dato tanto” racconta ai microfoni di Grandhotelcalciomercato.com.

 

 

 

 

Il privilegio di crescere in un club come il Milan lo hanno pochi. Tra quei pochi c’è anche Claudio, e con lui qualche volto conosciuto anche in Serie A: “Con Locatelli e Cutrone abbiamo giocato insieme 2-3 anni. Loro, Donnarumma e Calabria avevano qualcosa in più: forse da Davide non mi aspettavo una crescita di questo tipo. Ora è un signor giocatore. Gigio invece aveva una facilità disarmante in porta”.

 

Chi è arrivato in Serie A, chi si è fermato prima, chi ha deluso le aspettative. Vi ricordate di Hachim Mastour? Claudio lo ricorda così: “Uno così in allenamento non l’ho mai visto. Faceva delle giocate incredibili. Per lui non è stato facile gestire quel tipo di pressioni, andava fatto crescere con calma. Io con lui ho giocato tre anni, ho sempre cercato di aiutarlo. Comunque è ancora giovane, nel calcio non si sa mai”.

 

 

 

 

Dopo tanti anni nelle giovanili, ad attendere Bonanni nel 2015 ci sono due prestiti: prima un anno a Pavia, poi un altro a Varese. Non più la Primavera, bensì la Serie C e la Serie D. “La mentalità cambia completamente. Entri in uno spogliatoio di persone adulte. Io il primo anno a Pavia ero in una squadra molto forte e giocai poco, però mi è servito tanto. Ho capito come bisogna comportarsi in uno spogliatoio come quello. Giocare campionati veri ti forma molto di più. Giochi in realtà diverse e con il pubblico è tutto un altro calcio”.

 

 

 

 

Nel 2017 Claudio si separa dal Milan. La sua storia in rossonero arriva alla conclusione. Un anno alla Folgore Caratese, poi l’opportunità della prima esperienza all’estero: “Dopo un anno a Carate Brianza ho detto: ‘Non ho più voglia di giocare in Serie D’. Così ho deciso di andare all’estero e ho scelto il Kamza in Albania. È stata un’esperienza traumatica, non ho ricevuto uno stipendio per otto mesi. Poi a marzo avevamo una sfida salvezza e abbiamo preso gol al 95’ su rigore: il nostro presidente è entrato in campo e ha tirato un pugno all’arbitro. Ci hanno sospeso e radiato dal campionato, così mi sono ritrovato fermo per cinque mesi”.

 

L’esperienza in Albania si chiude dopo appena un anno. Nel 2018 Bonanni fa ritorno in Italia. Ma solo per poco. A Claudio basta una stagione con la Castellanzese prima di riempire di nuovo le valigie. Prossima tappa: il Birkirkara. Si va a Malta: “A Malta il livello è alto, mi ha sorpreso. Lì ho vissuto due anni bellissimi, ci sono pochissime pressioni. Ti svegli la mattina e vedi sempre bel tempo e il mare, quando finisci l’allenamento vai in spiaggia. Le strutture di allenamento sono quello che sono ma ho trovato molta professionalità”.

 

Quella a Malta è stata la parentesi più lunga della sua carriera. Ben due anni, dal 2020 al 2022. La scorsa estate, Claudio ha deciso di viaggiare ancora. Questa volta ha scelto la Bulgaria: “Mi è arrivata una chiamata dalla squadra che allenava Fulvio Pea. Per me era una bella opportunità, non è un campionato di altissimo livello ma era un’occasione. Ho giocato lì fino a gennaio, dopo purtroppo hanno esonerato il mister ed è arrivato uno nuovo che ha deciso di mandare via tutti i giocatori che aveva portato Pea. Così ho deciso di rescindere il contratto e ora sono svincolato”.

 

Così siamo tornati al presente. Adesso Claudio è pronto a nuove sfide: “Voglio restare nei professionisti, non mi sento un giocatore di Serie D. Vorrei fare altre esperienze professionistiche e arrivare a certi livelli: so che più passa il tempo e più si fa complicato, ma ci credo ancora”. Il suo bagaglio è già pieno di esperienze, ma Bonanni ha ancora tanta fame.



SCROLL TO TOP