Cesena è da sempre una delle tante piazze storiche del nostro calcio. Negli anni '70-'80 è stata ottima protagonista in Serie A, addirittura qualificandosi per la Coppa UEFA. Dopo la brillante gestione di Dino Manuzzi, il numero uno bianconero dal 1980 al 2002 è stato Edmeo Lugaresi. Il presidente dei romagnoli è stato per anni il volto della squadra, colui che prendeva le decisioni più spinose e decisive per le sorti del club. Andiamo a scoprire i retroscena, le storie e i segreti del Cesena di Lugaresi.
Lugaresi e il Cesena protagonista fra Serie A e B
L'epoca d'oro del calcio a Cesena è senza dubbio quella a cavallo fra anni '70 e '80. Terminata l'era Manuzzi (nel 1980 dopo aver portato la squadra in Europa) il timone lo raccoglie il nipote Edmeo Lugaresi. Lo zio gli lasciò una società solida e ben rispettata dai vertici di Lega e già al primo anno, nel 1980-81, ottiene la promozione in Serie A con ben 14 vittorie in casa. A guidare quella squadra c'era un allenatore di futuro successo e campione d'Italia con il Verona nel 1984-85: Osvaldo Bagnoli. La stagione successiva arriva la prima salvezza della presidenza Lugaresi ma a maggio 1982 la città e il club viene scosso dalla tragica notizia della morte di Dino Manuzzi. Ma nonostante ciò quell'annata è ricordata con gioia dai tifosi romagnoli vista la grande rimonta nel girone di ritorno con in panchina Renato Lucchi.
L'arrivo di Marcello Lippi a Cesena e la chiamata di Azeglio Vicini
L'era Lugaresi a Cesena non solo è ricordata per le grandi stagioni di alto livello, ma soprattutto per i nomi passati da quelle parti. Spicca su tutti Marcello Lippi, che nel 1989 il presidente gli affida la squadra per centrare la salvezza. I tifosi bianconeri lo chiamavano "Paul Newman" per la sua fisionomia. Fu lo stesso Renato Lucchi a consigliare a Lugaresi la scelta su Lippi. dopo che il presidente attuò un vero "casting" per la scelta della panchina.
Altro nome di lusso è l'amico di Lugaresi Azeglio Vicini con il compito di salvare la squadra dalla retrocessione in Serie C1 nel 1994. L'ex c.t. azzurro venne solo per quattro mesi, per preservare il rapporto con il presidente e per evitare problemi fra i due. Lo stesso Vicini consiglia a Lugaresi il nome di Marco Tardelli, campione del Mondo nel 1982, che guida la squadra fino al 1996.
La Gialappa's e le frasi memorabili di Lugaresi
Una peculiarità di Edmeo Lugaresi era la sua parlantina, anche perché non era un personaggio che amava la telecamere come molti suoi colleghi come Anconetani o Massimino. Infatti, spesso la Gialappa's lo prendeva di mira per i suoi "refusi" nelle conferenze post-gara. Il presidente giustificò la sua parlantina così: "Sono andato a lavorare da bambino, non faccio l'avvocato".
Casualità ha voluto che nel 2010 il Cesena ha raggiunto la Serie A vent'anni dopo, scrivendo ancora una volta la storia. Edmeo non è più presidente dal 2002 e al timone del club c'è Igor Campedelli. Il 26 settembre, con la squadra impegnata nelle prime giornate di campionato di A, Lugaresi muore a 82 anni. Può essere un segnale? Può darsi, visto che il presidente ha sempre lottato per fare volare il suo Cesena e riportarlo all'apice del calcio italiano. Da zio Dino al nipote Edmeo con il bianconero nel cuore fino alla fine.