Dopo due stagioni e mezzo, Erling Haaland ha lasciato il Borussia Dortmund: destinazione Manchester City. Il club giallonero, però, ha subito ufficializzato il colpo Karim Adeyemi. Giovane, talentuoso e con un futuro brillante. Il classe 2002 è uno dei tanti gioielli prodotti dalla "famiglia" Red Bull.
Il gruppo Red Bull, anche grazie a Ralf Rangncik (qui il suo passaggio al Manchester United), è stata sempre in grado di coltivare giovani talenti e farli conoscere al mondo del calcio. Se lo ricordano bene Liverpool e Napoli quando la hanno affrontata nei gironi di Champions. Il 'crack' più cristallino è stato sicuramente Erling Braut Haaland.
Il norvegese che conquistò l'Austria
Il norvegese arrivò in Austria nel gennaio del 2019 e da settembre a dicembre di quell'anno si meritò la chiamata del Borussia a suon di gol. A 19 anni fu in grado di segnare 8 gol in 6 partite di Champions League in un gruppo non banale, in cui erano presenti, appunto, Liverpool e Napoli.
Ma Haaland fece parlare di sé già in quell'estate. Nel mondiale Under 20, segnò nove, e sottolineamo nove, gol in una sola partita contro l'Honduras, poi la prima consacrazione in Champions League. Non che nella Bundesliga austriaca fosse andato male: 16 gol in 14 partite.
Il Borussia Dortmund lo acquistò nel gennaio del 2020 per 20 milioni di euro, un affare visti i numeri, e un'intuizione a cui ha dato subito seguito anticipando anche l'interesse di altri top team europei, tra cui la Juventus, ma anche la Roma ci provò.
Il samurai giapponese
Ma il Salisburgo non era solo il norvegese. In attacco con lui giocava Takumi Minamino che non fu messo per nulla in ombra dal compagno norvegese. La splendida Champions League che giocò in quella stagione gli valse la chiamata del Liverpool l'anno dopo. Jurgen Klopp disse che si era lettarlmente innamorato del giapponese nelle due partite degli austraici contro i Reds.
Una bell'iniezione di stima per il nipponico. Un altro nome: Sadio Mané. Il senegalese fu un'altra meravigliosa intuizione della squadra austriaca che lo prelevò nel 2012 dal Metz e con il Salisburgo si guadagnò poi la chiamata della Premier League.
I colpi di Rangnick
Non solo loro però. Perché il Salisburgo si stava già coccolando anche Dominik Szoboszlai, ungherese dalla tecnica raffinata poi 'spostato' al Lipsia. Sul centrocampista era forte l'interesse del Milan nel 2020, quando sembrava che Ralf Rangnick potesse diventare l'alleantore dei rossoneri e lo avrebbe voluto al Milan. Proprio il professore tedesco si innamorò del centrocampista e lo prese per 500mila euro, venduto poi a 20 milioni ai cugini del Lipsia.
Intuizioni che non sono finite qui. Chi sostiuì Haaland in quel Salisburgo? Patson Daka. Raccolse l'eredità del norvegese e nella stagione 2019/20 segnò 24 gol in 31 presenze. Ma il bello viene ora. L'attaccante del Leicester è diventato il primo zambiano a segnare in Premier League e in una partita non banale, nella vittoria 4-2 contro il Manchester United.
Un mese più tardi via con un altra serata da record. In Europa League calò il poker contro la Lokomotiv Mosca, diventando il primo giocatore delle Foxes a segnare 4 gol in una sola partita dal 1958. Impresa che non è riuscita nemmeno a Jamie Vardy in questi anni dorati. E proprio l'attaccante inglese gli sta facendo da chioccia per essere il futuro del Leicester.
I nuovi volti
E adesso, chi rende grande il Salisburgo? Basta vedere il tabellino della partita contro il Siviglia della scorsa stagione, che ha regalato la prima storica qualificazione agli ottavi di finale di Champions League. Gol di Okafor su assist di Karim Adeyemi, anche lui scoperto e preso da Rangnick che lo prelevò dall'Unterachting. Il classe 2002 è ufficialmente un nuovo giocatore del Borussia Dortmund.
Okafor, classe 2000, si sta facendo spazio anche in Nazionale e sta mostrando le sue qualità: a novembre ha segnato nel 4-0 della sua Svizzera contro la Bulgaria che ha permesso agli elvetici di andare direttamente in Qatar per il mondiale 2022 (e condannato l'Italia agli spareggi). E il Salisurgo ci ha puntato forte perché sborso 11 milioni di euro per prenderlo dal Basilea.
Il Salisburgo ora si è fissato sulla cartina del calcio europeo anche grazie e loro. E proprio con i suoi giovani talenti vuole rimanere un puntino fisso nella mappa Uefa.