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Il Black Friday del calcio: i grandi affari di mercato. FOTO
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GEORGE WEAH - Nel maggio 1995 l’attaccante liberiano sposa il progetto del Milan di Braida. Pochi anni prima, durante un viaggio a Montecarlo con il direttore generale del Napoli Giorgio Perinetti, il ds rossonero gli aveva confidato: «Prendilo tu, io ho già mille fenomeni in attacco…». Qualche osservatore del club azzurro però non ritiene il giovane del Monaco pronto per la Serie A: “Molto meglio quel ragazzino biondo dell’Ajax, Dennis Bergkamp”. L’olandese non arriverà e Weah un anno dopo con un suo gol eliminerà il Napoli dalla Coppa Uefa.
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PAOLO MONTERO - Nell’estate del 1996 la dirigenza dell’Inter è pronta a mettere le mani sul giovane difensore uruguaiano dell’Atalanta, partito da Bergamo direzione Milano. Claudio Pasqualin, agente del giocatore, è nel corridoio che porta all’ufficio di Moratti (dove di solito non c’è mai campo) quando lo chiama Luciano Moggi: «Lo vogliamo noi Montero, non azzardatevi a chiudere con l’Inter!». L’offerta è più alta e alla Juventus può ritrovare Lippi, l’incontro diventa una recita e Montero non si presenta. È in autostrada, già verso Torino.
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ALVARO RECOBA - Un’altra telefonata a cambiare il destino e le storie del calcio. Nel gennaio 1999 un giovane Beppe Marotta lavora nel Venezia e si ritrova a sette punti dalla salvezza. La soluzione ci sarebbe, ma il fantasista uruguaiano non è convinto. Ci pensa Ariedo Braida con un pressing martellante: «Te lo chiedo per un mio amico che altrimenti retrocede». È così che il milanista Braida convince un giocatore dell’Inter a firmare con il Venezia. Impresa compiuta e salvezza raggiunta, tutto merito di un amico di vecchia data.
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PAVEL NEDVED - Nel 2001 ancora Luciano Moggi porta Pavel Nedved dalla Lazio alla Juventus. Come? Con un tranello. “Senti... se ti contattasse la Juventus tu saresti contento?» «Per carità! Sto bene qui». Peccato che Cragnotti, in gran segreto, avesse già accettato l’offerta da 40 miliardi. Quando Pavel accetta comunque di visitare Torino, ad accoglierlo ci sono cinquanta giornalisti pronti a filmarlo, fotografarlo, intervistarlo. Li aveva avvertiti Moggi. Le immagini arrivano a Roma, i tifosi biancocelesti lo accusano di essere un traditore e il trasferimento viene chiuso.
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JORDAN VERETOUT - Un bluff sarà decisivo anche per il passaggio del centrocampista francese dalla Fiorentina alla Roma. Nel luglio 2019 l’affare entra in crisi quando i giallorossi chiedono di rivedere le cifre dell’operazione. Allora scatta il piano di Mario Giuffredi, agente del giocatore: «Jordan, Sabrina, ascoltatemi, facciamo un po’ di casino, andiamocene da questo hotel e fingiamo di tornare a Firenze». All’indomani, puntuale, arriva la chiamata della Roma, avvisata della fuga virtuale: «Tornate indietro che firmiamo tutto alle cifre pattuite inizialmente».
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CARLO ANCELOTTI - Nel 2009 il Chelsea dell’imprenditore multimilionario Roman Abrahamovich cambia allenatore. Il vento nuovo arriva dall’Italia e tra le piste c’è Luciano Spalletti, che con la Roma sta facendo grandi cose. All’Hotel Four Season il colloquio, tra dettagli tattici e domande personali, dura quasi cinque ore. Spalletti è soddisfatto ed è sulla scalinata che porta all’uscita, quando incontra Carlo Ancelotti: «Cosa ci fai qui?». «Sono in vacanza», risponde imbarazzato l’allenatore del Milan. Non era vero, stava per incontrare anche lui il proprietario del club inglese.
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Si chiama Black Friday e in tutto il mondo è il giorno per eccellenza dedicato agli affari. Una ricorrenza americana che da tradizione comincia all’inizio dello scorso secolo e oggi è diventata globale. Tante le leggende metropolitane, una la certezza: è il 1924 quando i grandi magazzini Macy's, all’indomani del giorno del Ringraziamento, organizzarono una parata per celebrare l'inizio degli acquisti natalizi.

In realtà il termine Black Friday, la cui origine è controversa, non fu mai realmente utilizzato se non dai primi anni Ottanta. Fatto sta che negli anni diventerà una consuetudine per indicare la giornata in cui i negozianti propongono sconti speciali per incentivare lo shopping e dare così il via alle spese natalizie.

La ricorrenza cade in questo nefasto 2020 il 27 novembre e vive principalmente attraverso l’online. Ci sono stati però tanti Black Friday anche nella storia del calcio. Non perché le trattative siano state concluse di venerdì, ma perché di veri e propri affari si è trattato. Tante storie, tutte raccontate in Grand Hotel Calciomercato: oggi abbiamo raccolto le più curiose in una gallery tra acquisti contesi, favori, inganni di mercato e incontri imbarazzanti.

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