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Davide
Masi

Joao Felix, la chiamata dell’Atletico e quel retroscena sull’interesse del Barça
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Con il 79 sulla schiena, il sorriso stampato sul volto e la classe di un predestinato. Si era presentato così Joao Felix con la maglia del Benfica. E tanto è bastato per far innamorare mezza Europa. Con le Aguias ha stregato tutti, convincendo l’Atletico Madrid a sborsare 126 milioni di euro nel 2019. In Spagna, però, non ha ancora reso al 100%. Poca continuità, diversi infortuni e anche qualche aspetto tattico che limita le sue qualità. 

 

 

 

 

Il sorriso di Joao è pian piano sparito. Ma il portoghese ha il tempo dalla propria parte. Appena 23 anni, ma già con un bagaglio pieno di esperienze. Tutto è partito da Viseu, la sua città. Qui iniziò a muovere i primi passi nel mondo del calcio. Una passione tramandata da suo papà Carlos, ex giocatore dilettante. Nel 2007 entra nelle giovanili del Porto, dove rimase per sette anni. Poi però, come spesso succede in casa Dragoes, si lasciano sfuggire il gioiello portoghese. “Dove vuoi andare con quelle gambe così gracili?”. Joao Felix lascia Porto e approda a Lisbona, sponda Benfica. Qui inizia la favola del predestinato.

 

 

 

 

Il tentativo del Barcellona


Dopo due stagioni tra alti e bassi con la maglia dei Colchoneros, nell'estate del 2021 era stato il Barcellona a sondare la pista per il portoghese. Un tentativo, quello dei blaugrana, non andato a buon fine. L’Atletico ha rifiutato senza neanche pensarci. Joao è incedibile. La stella di Viseu è pronta per tornare a brillare.

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