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Marco
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Il corteggiamento estivo, la preferenza spagnola, lo stallo Carlos Fernandez: finalmente Papu-Siviglia
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“Sarà il mercato delle occasioni”. Un refrain sentito e risentito per tutto l’inverno. E con il passaggio del Papu Gomez al Siviglia, la domanda è venuta in automatico a molti tifosi: “Se non è un’occasione questa, quale?”. 5,5 milioni + 3 di bonus, tanto - anzi, poco - verserà il Siviglia nelle casse dell’Atalanta. E le italiane? Beffate, tutte, tra esuberi da piazzare, indicatore di liquidità al massimo sostenibile e poca disponibilità economica. 

 

 

E il Siviglia ha fatto il colpo, tecnico ed economico, grazie ad un corteggiamento iniziato la scorsa estate. Monchi in prima persona si era più volte informato con i Percassi per capire la fattibilità dell’operazione. “Incedibile”, la risposta arrivata più volte al telefono dello spagnolo. Capitano, bandiera e trascinatore, il Papu allora era tutto tranne che uomo mercato. Ma nel calcio le situazioni cambiano e si evolvono nel giro di poco. Da sempre. E il Siviglia si è fatto trovare pronto alla prima occasione. 

 

 

Gennaio, il Papu è fuori dal progetto Atalanta. “E’ il momento”, si sono detti a Siviglia. Ma prima serve cedere. Ad inizio gennaio il Verona presenta un’offerta di 10 milioni di euro per Carlos Fernandez. Tutto sembra andare nel verso giusto, ma l’attaccante spagnolo rifiuta la destinazione italiana. E’ stallo, senza cessione niente Papu. Ma la soluzione arriva a pochi giorni dalla chiusura del mercato da San Sebastián: la Real Sociedad vuole Fernandez, prestito con obbligo. Stavolta sì, è fatta. 

Un corteggiamento durato mesi, e chissà se anticipato dallo stesso Papu Gomez in un’intervista del marzo scorso alla trasmissione spagnola “El partidazo de Cope”. Due domande, una risposta. “Siviglia”, senza esitazioni. Preferenze divenute realtà pochi mesi dopo. 

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