Se c'è una parola chiave per il 2021, questa è “rinnovamento”. No, non si parla (solo) di calciomercato, anche se in qualche modo ci rientra pure: è il “Recovery plan” della Polonia a essere ambizioso. Cambiare risorse energetiche, fare un salto avanti tra i paesi dell'Europa dell'est che hanno potenzialità per poter davvero svoltare. E il calcio? Beh, lo sappiamo: è comunque un settore trainante. E di giocatori polacchi ne conosciamo molti. Di quelli famosi sappiamo già tutto. È invece sui nuovi che il calciomercato se la gioca, e ci sono delle occasioni che l'Italia potrebbe anche pensare di cogliere.
La ricerca è ancora più capillare di quello che ci si possa aspettare. Quasi innovativa: da una parte ci sono gli scout delle società, dall'altra le segnalazioni degli agenti che portano avanti un lavoro sotto traccia importantissimo per favorire un mercato rinnovato nei metodi, viste le difficoltà economiche dei club. “Un'impostazione meticolosa”, ci conferma Ninni Imborgia, che con la sua Sport Agency Futura è partner per l'Italia della Prosport Manager di Marcin Lewicki e Maciej Zielinski. Due agenti che in Polonia sono una certezza e che con l'esperienza pluridecennale di Imborgia (il nome di Batistuta vi dice qualcosa?) stanno mettendo in piedi un sistema particolare nella gestione dei giovani. Perché la Prosport si muove quasi come una società di calcio: “Cerchiamo i profili secondo una logica tecnica”, continua Imborgia, “che per quanto riguarda la mia area di competenza possano andare bene per età e tipologia con il mercato italiano. La ricerca viene fatta quando il potenziale è visibile, ma si deve ancora esprimere”.
In Italia, alla Polonia si guarda molto. E non a caso da qualche settimana circola con insistenza il nome di tre giocatori che possano raggiungere i vari Szczesny, Glik, Linetty, Zielinski (per citarne solo alcuni): Jakub Kaminski (esterno offensivo classe 2002 del Lech Poznan); Dawid Kurminowksi (punta centrale 21enne dell'MSK Zilina); Kamil Piatkowski (difensore centrale, 20 anni, del Rakow). Da sinistra a destra, nella foto di copertina. “Tre elementi che hanno quel potenziale di cui si parlava prima” continua Imborgia, che cura i loro interessi in eventuali trattative con i club italiani. “Il primo è nel giro della Nazionale maggiore; il secondo è un cecchino; il terzo ha avuto negli ultimi sei mesi una crescita davvero molto importante”. Ed è così che un talento si pesca, prima ancora delle società.
In alcuni casi, può essere molto più semplice per favorire una trattativa: il calciomercato vive di rapporti e l'agente giusto al momento giusto può far la differenza. Un po' come Diallo, assistito proprio da Imborgia, al Manchester United: operazioni sorprendenti che non potrebbero esistere senza un lavoro e una grande esperienza alle spalle.
Attenti a quei tre, quindi. E al mercato polacco in generale. Gli occhi dei club sono sempre aperti. E in una sessione con pochi soldi, la segnalazione giusta può essere doppiamente vincente.