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PSG-Lille: viaggio nel passato di Maignan tra provocazioni con Ibra, liti e rivincite
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È cresciuto nel Paris Saint-Germain, si è affermato nel Lille. Mike Maignan, si è subito preso la porta del Milan.

 

 

Nato in Guyana, cresciuto nella periferia di Parigi, Maignan da piccolo era un ragazzino incontenibile. A tal punto che, nonostante stesse mettendo in mostra tuttto il suo talento, il PSG, che lo aveva 'opzionato', gli mise di fronte un bivio: "O cambi o da noi non verrai". Cambiò. Ma il caratterino non l'ha mai perso. Chiedere a Ibrahimovic per conferme. O a Rabiot. 

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Con l'attaccante svedese, che ora ha ritrovato al Milan, fu protagonista di un diverbio che stupì tutti, Ibra compreso. Contestualizziamo: allenamento del PSG, Ibra tira sassate in porta a un giovane Maignan, provocandolo a suon di 'Portiere di m***a'. Maignan spesso però quei tiri li para. E risponde: 'Attaccante di m***a'. Così si guadagnò il rispetto di Zlatan: "Inizialmente m'ignorò, poi negli spogliatoi mi disse che aveva apprezzato il mio carattere", raccontò Maignan a France Football. "Lì capii che non mi piaceva solo come giocatore, ma anche come persona: è uno che dice in faccia le cose".

Con Rabiot invece uno scambio di battute fece sfiorare una rissa, sempre ai tempi del PSG, club dov'è cresciuto anche il centrocampista francese oggi di proprietà della Juventus: "Ci dovettero separare, malintese la mia battuta. Da quel giorno andiamo d'accordo". Ma tra provocazioni, parate in allenamento e liti sfiorate, il PSG non gli darà mai possibilità di farsi vedere con i grandi. Ecco perché dal 2015 Maignan ha giocato con il Lille, che lo pagò un solo milione. Lo lanciò Bielsa, lo confermò poi Galtier e ne fece un punto fermo della squadra che vincerà la Ligue 1 la scorsa stagione, togliendo il titolo proprio al Paris Saint-Germain. Che soddisfazione dev'essere stata per Magic Mike. Magic, perché è un pararigori: ne ha presi 10 su 25 con il Lille, già uno con il Milan in Champions ad Anfield. 

 

 

L'operazione Maignan-Milan

Se Maignan oggi è in Italia un po' lo deve a Donnarumma. Verso la fine della scorsa stagione il Milan aveva provato un'ultima volta a convincere Gigio a restare, con una proposta per il rinnovo di contratto di due anni a 7 milioni di euro più 1 di bonus e una clausola rescissoria a 20 milioni in caso di mancata qualificazione in Champions League. Raiola però continuava a chiedere il doppio, e per questo il Milan ha chiuso le porte per le trattative. Nel mirino c'era già Mike Maignan: il Lille è stato convinto con un'offerta da 13 milioni più due di bonus, il giocatore con un contratto di cinque anni a due milioni e mezzo più bonus che gli possono permettere di avvicinarsi ai tre. Così Maignan si è vestito di rossonero.

Il presente di Magic Mike dice Milan. Il passato PSG-Lille. Di Donnarumma a Milano la mancanza tra i pali non si fa quasi più sentire. Merito di un ragazzino senza scrupoli. 

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