Un ritorno di fiamma in Serie A di uno dei giocatori simbolo degli ultimi anni del nostro campionato. Kostas Manolas ritorna in Italia per vestire la maglia della Salernitana, affiancato in difesa da un altro colpo targato Walter Sabatini: Jerome Boateng. L’accoglienza dei tifosi all’Arechi è da brividi, ma andiamo a ripercorrere le fasi della trattativa per il centrale greco.
Salernitana, com’è nata la trattativa per Manolas: il retroscena
La Salernitana nell’ultima finestra di calciomercato è stata una delle società più attive. Grazie alla gestione del DG Walter Sabatini, la squadra campana ha chiuso per molti colpi interessanti. Dopo l’arrivo di Jerome Boateng, a mercato finito il club ha cercato di chiudere per un altro centrale pescando dagli svincolati, proprio per affiancare l’ex Bayern Monaco.
Sabatini allora punta su due nomi importanti che vantano un passato importante in Italia e in Europa. Il primo è Shkodran Mustafi, difensore tedesco classe 1992, che ha vestito le maglie di Sampdoria, Arsenal, Valencia, Schalke 04 e Levante. Il secondo è uno dei pupilli del DG della Salernitana: Kostas Manolas, portato in Italia proprio da lui nel 2015 alla Roma.
Nei primi giorni di febbraio, la Salernitana ci prova proprio per Mustafi ma alla fine ecco che la spunta Manolas, che accetta la proposta di Sabatini di tornare a giocare in Italia. Il centrale greco conosce benissimo la Serie A, giocando in piazze importantissime come Roma e Napoli, ed è pronto ad affiancare Boateng in difesa. Le parti raggiungono l’accordo verbale per un contratto di sei mesi con opzione e il giocatore sbarca a Salerno.
L’accoglienza della tifoseria della Salernitana è da brividi e adesso Kostas è pronto a riscrivere, insieme a Sabatini, una nuova pagina di storia per cercare un’impresa chiamata “salvezza”, per una città e un popolo intero.