“Mauro, ho un giocatore per te. Ma devi venire a parlargli di persona”. Un buon direttore sportivo sa che non può lasciare nulla di intentato. È la lezione numero uno che a Coverciano racconta un certo Walter Sabatini (qui l’approfondimento), non uno qualunque. Mauro Meluso studia, impara: ha pure compiuto il miracolo con lo Spezia, dopo aver riportato il Lecce dalla C alla A. E se gli dicono che c’è un giocatore che deve conoscere, lui prende e parte.
Quel giocatore è Burak Yilmaz: 28 presenze, 16 gol e soprattutto il titolo di campione di Francia con la maglia del Lille (retroscena Galtier), dove si è trasferito questa estate. Ah, giusto una tripletta all’Olanda di De Ligt, che lo ha fatto diventare il giocatore che ha segnato il maggior numero di gol agli Oranje: quattro, come Ronaldo. Prima è al Besiktas: due anni (e guardate che allenamenti). Ma nell’estate 2019, il suo destino si è incrociato con l’Italia.
Viaggio in segreto
Questione di tempi persi? No, ma di condizioni cambiate. E di un accordo economico che, alla fine, non si è trovato. Episodio quasi da spy story: Meluso è al Lecce, appena promosso in Serie A. Tanto entusiasmo e, parlando di mercato, un posto da extracomunitario da poter sfruttare. L’8 giugno 2019 è in Turchia in gran segreto. Non allo stadio, ma in un paesino vicino ad Ankara, a non molti kilometri dalla sede del ritiro della nazionale turca. Davanti a una televisione, guarda Turchia-Francia per le qualificazioni a Euro 2020. YIlmaz è capitano, gioca una grande partita anche senza segnare (vittoria per 2-0), e Meluso chiede di poter parlare con il ragazzo il prima possibile.
L’incontro avviene il giorno dopo, a fine allenamento con la Nazionale che sarebbe poi dovuta partire verso Reykjavik per giocare con l’Islanda: un po’ di inglese per capirsi, un po’ di gesti, ma un messaggio chiaro. “Ti vogliamo a Lecce, senza se e senza ma. Tu verresti?”.
Offerte... turche
Yilmaz dice di sì: nel Besiktas i problemi economici sono tanti e l’idea di giocare in Serie A gli piace molto. I giallorossi non hanno molti soldi da spendere, provano a convincere i turchi a lasciar partire l’attaccante in cambio del pagamento degli arretrati sullo stipendio, che sono consistenti. Ma i turchi vogliono almeno 5 milioni, che il Lecce non ha. Passano le settimane, Burak dal ritiro con la sua squadra si dimostra comunque disponibile ad aspettare, ma il Besiktas non abbassa le pretese e in più il giocatore si infortuna: una microfrattura al piede che lo terrà fermo per oltre un mese.
Nulla di fatto, a malincuore. Le strade non si sono incrociate con il Lecce. Con l’Italia? Chissà. Le vie del calciomercato, davvero, sono infinite.