Da cosa sono stati accomunati Joao Mario e Achraf Hakimi nell’ultima sessione di mercato? Dal club di provenienza verrebbe subito da pensare visto che l’Inter era proprietaria di entrambi. In realtà hanno condiviso una clausola nei relativi contratti che sono stati d’attualità nelle loro cessioni.
Se da una parte Hakimi è andato al PSG (qui la storia della clausola-Real), Joao Mario al Benfica è stato un po’ più complicato da definire, dopo il passaggio alla Lokomotiv Mosca della scorsa stagione.
È il 2016 quando lo Sporting Lisbona cede Joao Mario all’Inter. Dentro c’è una clausola: qualora un club portoghese decidesse di fare un’offerta per Joao, lo Sporting deve essere informato per un diritto di prelazione.
Un tema che ha tenuto banco l’estate scorsa quando sulle tracce del centrocampista c’erano, poi concretizzando, i rivali del Benfica. Il “diritto di preferenza” che aveva in mano lo Sporting, in questo caso, non è stato utilizzato perché il giocatore non era nei piani del club biancoverde. Così, dunque, si sono aperte le porte per il passaggio al Benfica, lasciando definitivamente l’Inter.
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