Categories: Retroscena

Sacramento, dal Galles a Mou: la storia dell’analista ossessionato

Un portoghese che arriva in Italia dopo essersi formato in Galles e aver lavorato in Francia e Inghilterra. Sembra una barzelletta, ma non lo è. È la storia di João Sacramento, classe ’89 di Barcelos, Braga, Portogallo. Calciatore nella seconda parte di carriera? No, vice allenatore di Josè Mourinho (la sfida del portoghese) alla Roma, che nonostante i 32 anni compiuti il 31 gennaio scorso, quando i due lavoravano ancora al Tottenham, ha già una lunga gavetta alle spalle. 

Un portoghese in Galles per inseguire un sogno

La strada di Sacramento verso Roma non è stata delle più convenzionali: la passione per lo sport gli ha fatto sognare di diventare un calciatore, ma come nel caso di Mou, quando le capacità tecniche non sono emerse come avrebbe voluto, l’idea di fare l’allenatore è stata la prima per rimanere in quel mondo.

Da un piccolo paese portoghese, Sacramento decise di trasferirsi in Gran Bretagna, più precisamente nel Glamorganshire, per frequentare l’università del Galles del Sud. Facoltà? “Football coaching and performance”.

Qui si fa riconoscere in fretta come uno studente fuori dal comune, con una vera e propria ossessione per i dettagli nel calcio. Le sue capacità nell’analizzare le partite, a cui lui può dedicare anche 15 o 20 ore per avversario, lo fanno emergere fra tutti e gli danno la possibilità di lavorare con il settore giovanile della federazione gallese prima e con l’area scouting del Cardiff dopo.

“Mou, ecco le mie analisi sulla tua squadra”

Cura maniacale di ogni situazione di gioco è il suo marchio di fabbrica. Sacramento mastica calcio per 24 ore al giorno. Tanto che nel “tempo libero” analizzò il gioco dello stesso José Mourinho, a cui mandò una mail con il suo personale rapporto: “Questo mi piace, questo no…”. La realtà arriva ai limiti della fantasia perché il portoghese risponde a quel giovane studente, sì connazionale, ma totalmente sconosciuto e senza esperienza: “Grazie per queste analisi, molto interessanti”. E anche lo “Special one” iniziò così a tenerlo d’occhio.

L’ambizione fuori dal comune non permette alla federazione gallese di tenerlo più di tanto sotto il proprio controllo. Per qualche tempo lavorò da professore e relatore per le lezioni di quelli che di fatto erano suoi coetanei, ma era chiaro che il suo tempo in Galles era ai titoli di coda. Sacramento non ha mai nascosto la sua ambizione, spiegando a tutti di come lui avrebbe lavorato entro 10 anni in una squadra di Champions League. Detto, fatto.  


Le fondamentali esperienze francesi

Nel passaggio in Francia al Lille conosce la coppa delle grandi orecchie come vice allenatore di Cristophe Galtier, oggi al Nizza ma campione di Francia in carica con Les Dogues. Sempre al Lille, Sacramento ebbe la possibilità di lavorare con Marcelo Bielsa, dopo essere stato voluto nel club dal direttore sportivo portoghese Luis Campos, lo stesso che prima di tutti lo ha portato in Francia al Monaco nel 2014 per fare l’osservatore.

Le sue capacità poi lo hanno portato proprio da Mourinho, che al Tottenham lo ha scelto come vice allenatore e ha replicato alla Roma. Nonstante alcune indiscrezioni di The Athletic abbiano segnalato come la figura del vice allenatore non fosse ben vista nello spogliatoio degli Spurs, Sacramento è uno dei profili più interessanti sia per la giovane età che per le capacità fuori dal comune.

Molti ricorderanno la famosa scena di Tottenham-Manchester City dello scorso febbraio, quando dopo il tuffo in aerea di rigore di Sterling, Sacramento si ricorda che l’inglese fosse già ammonito e avvisa Mourinho di protestare per la sua espulsione. I due corrono come dei pazzi verso il quarto uomo che non sa nemmeno cosa dire e li invita alla calma.  


Ma oltre all’apparenza, per l’allenatore portoghese c’è molto di più. Non è un caso che si parli di interesse dalla Francia per lui, con il Bordeaux che lo vorrebbe subito in panchina come allenatore. Al momento solo un interessamento e niente di concreto, Sacramento sarà gli occhi (e in parte anche la mente) di Mourinho all’interno del club giallorosso.

Paolo Borella

Share
Published by
Paolo Borella

Recent Posts

La nazionale italiana sordi raccontata dal ct: “Siamo riusciti a creare un gruppo unito”

Mettersi a disposizione di un movimento intero: per Trocchia è una vera filosofia. Perché mentre…

9 mesi ago

Debutto e assist in Under 21: il Portogallo si gode Gustavo Sa

Debutto da sogno per il classe 2004 del Famalicao

12 mesi ago

Mole Cup, il torneo che coinvolge 8.000 studenti di Torino e che vuole diventare nazionale

Il calcio è uno sport che unisce e coinvolge davvero tutti e spesso vengono promosse…

12 mesi ago

Il difensore che si è preso la Liga Portugal, Jorge Fernandes: “Ora sogno la nazionale”

La nostra intervista a Jorge Fernandes, difensore del Vitoria SC

12 mesi ago

Hojberg sceglie l’Italia: chi sono i suoi nuovi agenti

Potrebbe esserci un destino futuro in Italia per Højbjerg? Il centrocampista del Tottenham è stato…

12 mesi ago