Alle origini di Kovalenko: dall’addio al calcio sfiorato fino all’arrivo in Italia

Siamo in Ucraina, precisamente a Cherson, è qui che il 14 febbraio 1996 nasce Viktor Kovalenko, attuale centrocampista dello Spezia in prestito dall’Atalanta. Giocatore duttile e qualità da vendere, Kovalenko prima di stupire con lo Shakhtar dei “grandi”, ha percorso tutta la trafila delle giovanili del club ucraino e della Nazionale.
Il cammino per arrivare al club di Donetsk però, è stato lungo e pieno di difficoltà, come quella volta che smise di giocare a 7 anni. Viktor a quell’età era legatissimo al suo allenatore, tanto che quando quest’ultimo fu cacciato, il ragazzino di Cherson decise di lasciare il calcio. Le qualità di quel bambino sono evidenti, in tanti ne sono a conoscenza. Dopo due anni, l’allenatore al quale era fortemente legato riesce a trovare un nuovo incarico. Viktor riceve la notizia, è ora di tornare a giocare. Tempo una stagione e riceve la chiamata da due grandi squadre, una da Kiev e una da Donetsk: lo Shakthar lo vuole, e lui stenta a crederci. È arrivato il momento di partire, il piccolo Viktor e un destino già scritto, quello di futuro gioiello del calcio ucraino.
Kovalenko percorre tutta la trafila delle giovanili dello Shakthar Donetsk, è proprio qui che si dimostra un giocatore di livello assoluto: capocannoniere del Mondiale Under-20 con l’Ucraina e finale di Uefa Youth-League nella stesso anno, il 2015, che si concluderà alla perfezione con l’aggregazione in prima squadra, il famoso Shakthar delle meraviglie di Douglas Costa & Co. Da giovane promettente a certezza, in pochissimo tempo Kovalenko si prende la scena e il posto da titolare nel centrocampo, sotto la guida prima di Lucescu e poi di Fonseca. In sei stagioni, il classe 1996 totalizza 130 presenze e 23 reti, attirando l’attenzione di diverse squadre, una su tutte l’Atalanta di Gian Piero Gasperini.

L’approdo in Italia
Siamo alla chiusura del calciomercato invernale della stagione 2020/2021, e da Bergamo arrivano conferme sulla possibile cessione del Papu Gómez. Il rapporto con Gasperini è ai minimi storici, e l’Atalanta si prepara all’addio del proprio numero 10 e del leader indiscusso di una delle più belle favole calcistiche degli ultimi anni. Il 26 gennaio 2021 arriva l’ufficialità, il Papu Gómez lascia definitivamente l’Atalanta, destinazione Siviglia. Dopo appena cinque giorni la “Dea” annuncia l’arrivo di Viktor Kovalenko.

La prima stagione, soprattutto in Italia e a campionato già avviato, non è mai facile: l’esordio con l’Atalanta arriverà dopo quasi due mesi, il 21 marzo seguente nella sfida contro il Verona. Insomma, il minutaggio nella prima annata in Serie A è molto limitato, tanto da dover considerare un addio in prestito per poter avere maggiore spazio. A meno di due settimane dall’inizio della nuova stagione, Kovalenko approda allo Spezia in prestito secco, nella speranza di poter finalmente trovare una buona continuità. Dopo sei presenze, il classe 1996 ha già raccolto 1 gol e 2 assist, un bottino che dimostra le qualità che l’ucraino possiede. Quel ragazzino di 7 anni, che aveva meditato l’addio al calcio ce l’ha fatta: Viktor si è preso ciò che gli spetta, nel segno del destino.