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Toni: “Palermo, con il City Group e Gardini sei in buone mani. Corini e Brunori…”

Passano gli anni, ma il ricordo di Palermo è indelebile nella mente di Luca Toni. “Con il Barbera pieno avevi una marcia in più, a Palermo ho trascorso anni stupendi, è stata la svolta della mia carriera” racconta l’ex attaccante a Grandhotelcalciomercato.com. Le immagini del Barbera pieno sono tornare a distanza di anni, come l’entusiasmo che in città non si respirava da tanto tempo. 

Basti pensare che venerdì scorso, per Palermo-Genoa, sugli spalti della vecchia Favorita c’erano 23.643 spettatori, match più visto della Serie B e quinta partita per numero di spettatori nel weekend dietro soltanto a Inter, Juventus, Napoli e Lazio. “Palermo è una piazza che ti dà tanto, i giocatori si sentono coccolati e sicuri quando giochi con un pubblico così, il vero dodicesimo uomo – racconta Toni – I ragazzi, in campo, sentono il calore della gente ed è bello vedere il Barbera pieno“. 

 


L’immagine dall’alto del Barbera durante Palermo-Genoa

La nuova proprietà

Merito di tanti fattori, su tutti la promozione in Serie B e una nuova proprietà. Già perché i tifosi sognano in grande da quando in città è sbarcato il City Football Group che ha acquisito la proprietà del club da Dario Mirri che ha riportato i rosanero dalla Serie D fino ai cadetti in soli tre anni. L’imprenditore palermitano è ancora oggi socio di minoranza e presidente del club in un’organigramma di assoluto prestigio con una figura di riferimento che Toni conosce bene, avendo lavorato con lui a Verona: il direttore generale Giovanni Gardini. “Lo conosco bene, è una persona capace, seria e fidata, con esperienze in grandi piazze – racconta Toni – Non è facile trovare persone così nel mondo del calcio. Avendo una proprietà forte alle spalle come il City Group e una persona di riferimento così seria, il Palermo è in buone mani“. 

 


Giovanni Gardini e Dario Mirri

Proprio il City Group, fidandosi del suo management italiano scelto per governare il club rosanero, ha individuato in Eugenio Corini l’allenatore giusto per il suo progetto a Palermo dopo le dimissioni di Silvio Baldini. Se nel 2004 lui e Toni sono stati i protagonisti in campo della storica promozione dei rosanero in Serie A, oggi l’ex attaccante fa il tifo per l’amico: “Ci voleva un allenatore così per questa piazza – ammette – Eugenio ha dimostrato di essere un buon allenatore, sono contento perché a Palermo abbiamo trascorso degli anni bellissimi ed è uno dei ragazzi con cui ho legato di più. Mi fa piacere vederlo su una panchina, ancor di più su quella del Palermo perché ha fatto la storia di questo club“.

 


Ph. Andrea Rosito

“Brunori mi piace, sul record…”

Corini è il trascinatore in panchina, mentre in campo ci pensa Matteo Brunori. L’attaccante italobrasiliano, grazie al gol contro il Genoa, ha superato un primato che resisteva dal 2004 e apparteneva proprio a Luca Toni: il record di gol nell’anno solare. Ventisette nel 2004 per il bomber di Pavullo, 28 nel 2002 per Brunori, tanto che da Toni arriva l’investitura ufficiale: “I record sono fatti per essere battuti e sono contento che l’abbia battuto lui perché ha riportato il Palermo dalla Serie C alla Serie B – spiega il campione del mondo 2006 – È un giocatore che mi piace, sono contento perché ha lasciato il segno in una piazza importante“.

 


Ph. Pasquale Ponente

Già 3 gol in 5 presenze per Brunori in Serie B, un campionato di alto livello che servirà al Palermo (che ha allestito una squadra di assoluto livello grazie al lavoro del duo Rinaudo-Zavagno con colpi come Segre, Stulac, Di Mariano e Saric) per gettare le basi per il futuro secondo Toni: “Il Palermo è un’ottima squadra, ma si è trovato nella Serie B più forte degli ultimi anni. Sarà un campionato bello da vedere e in bilico fino all’ultimo. Per il Palermo non sarà facile vincere subito un altro campionato, ma quest’anno sta gettando le basi per creare i presupposti per tornare in Serie A“.

Giovanni Mazzola

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