Un ottavo di Champions che a un primo sguardo potrebbe assumere i tratti di una finale. Quella tra Psg e Real Madrid è, probabilmente, la partita più attesa nel ritorno delle coppe europee. Da una parte chi ha fatto la storia di questa competizione; dall’altra chi da anni sta cercando di entrarci, nella storia. Chi di finali ne ha vinte tante e chi vuole da anni vincere la prima. Tante le stelle. Alcune in campo, altre fuori. Da Benzema a Messi, passando per Ramos e il centrocampo del Real. Verratti, Di Maria, Vinicius. E poi lui, Kylian Mbappé. Una partita in cui potrebbero sfidarsi il suo presente e il suo futuro.
Non è e non potrà essere una partita qualsiasi. Non solo per l’importanza. Non solo per le attese. Ma anche per quelli che sono i suoi desideri e sogni. Il suo obiettivo è passare il turno. Superare quelli che, forse, in futuro potranno essere i suoi compagni. Quella tra Psg e Real Madrid è una trattativa fatta di strategie, schermaglie, volontà opposte. Un’unica volontà. Un solo giocatore. 23 anni. Francese. Kylian Mbappe. Il suo nome è ormai da diverse sessioni al centro del mercato. Il Real che spinge. Il Psg che resiste. La scorsa estate l’ennesimo tentativo. Una volta ancora il muro francese. Nonostante la richiesta del giocatore di essere ceduto. Il sogno, il suo, di vestire la maglia del suo idolo Cristiano Ronaldo. La voglia, forse, di replicare quanto ha fatto il portoghese con i blancos. Per ora, si deve “accontentare” di duettare con Messi e Neymar. Una Champions da vincere. Per il futuro c’è tempo. Benzema lo aspetta.
180 minuti in cui si racchiuderanno intrecci, immagini. Passate, presenti e future. Ancelotti contro la sua ex squadra. Dalla decima a Madrid al suo ritorno in terra spagnola. Nel mezzo l’esperienza a Parigi. Un déjà vu, quello blancos, in cui a mancare è e sarà il suo capitano. Sergio Ramos. All’andata non sarà tra i protagonisti. Ma, certamente, un certo effetto glielo farà incontrare quelli che per anni sono stati la sua maglia, i suoi colori, la sua casa. La prima da avversario del suo Real Madrid. E poi Benzema, il francese contro la francese. Hakimi, cresciuto nelle giovanili del Real, diventato grande in giro per l’Europa. Dortmund, Milano, Parigi. Con il sogno di poter conquistare un giorno anche Madrid. E poi quello che per anni è stato l’avversario storico del Real. Il simbolo del Barcellona e della loro lotta. Lionel Messi. A differenza del passato, la maglia non sarà quella blaugrana.
Fascino, storia, calcio. Questa volta, più di altre, è il caso di dirlo: è la notte delle stelle.
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