Messi chiama, Verratti risponde. O anzi, avrebbe risposto. Ma poi non se ne era fatto nulla. Da Parigi a Barcellona: il viaggio non è così lungo. Leo l’ha fatto al contrario, ed è stato uno dei colpi del secolo. Marco avrebbe potuto prendere l’altra direzione, per raggiungere proprio la pulga.
Era il 2017, la trattativa fu clamorosa. Grande offerta al centrocampista che dopo 5 anni era tentato di provare una nuova esperienza in uno dei club più importanti al mondo. Trattativa avviata, contatti tra le parti per provare a chiudere. Poi, il brusco stop. Perché il Psg, che di soldi ne ha sempre avuti tanti, aveva messo sul piatto un prolungamento contrattuale a distanza di 365 giorni da quello precedente: “Resta qui, ne parleremo con calma“.
E così è stato: trattative lunghe, ma altra firma arrivata nel 2019 fino al 2024. Boom. E Messi? Lo aspettava, ma le cose sono andate un po’ diversamente da come sembrava.
“Sono anni che dimostra di essere un grandissimo giocare” ha detto Messi oggi in conferenza stampa. “Il Barcellona voleva acquistarlo da molti anni, ma ora le cose sono cambiate perché io sono qui. È un fenomeno ed è anche un’ottima persona, lo conosco bene“.
Qualche contatto, prima di arrivare, c’era stato. Così come nel 2017. Di solito, quando Messi (qui il retroscena su di lui, al Chelsea) si muove, viene accontentato. In qualche modo è andata così anche adesso.
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