Lo avevamo salutato nel 2019 dopo una Serie B da protagonista assoluto con 13 gol e 10 assist, lo riabbracciamo con un gol splendido in Serie A e fondamentale per i 3 punti del Venezia contro la Roma. David Okereke è tornato in Italia e si è già fatto sentire.
La sua avventura in Veneto era iniziata benissimo già alla terza giornata con un gol “alla Weah” contro l’Empoli: 60 metri di campo percorsi con la palla incollata al piede e uno slalom gigante fra i difensori dell’Empoli, potrebbero suggerire il paragone.
Una rete che puoi segnare solo se hai fiducia: dell’ambiente, dell’allenatore e dei tuoi mezzi tecnici. La stessa fiducia che ebbe lo Spezia per lanciarlo giovanissimo in Serie B. Infatti, nonostante l’attaccante sia un classe ’97, l’esperienza accumulata finora è già importante.
Tre sono i momenti decisivi della sua carriera fino ad oggi, divisi esattamente fra tre società: Cosenza, Spezia e Club Bruges. Fra lui e la squadra calabra scattò subito un feeling importante in soli 6 mesi, nel 2018.
Lo Spezia lo prestò in Serie C per permettergli di trovare spazio e continuità. La risposta? Tre gol e due assist nei playoff e promozione in Serie B. Da lì in poi, la carriera si è completamente sbloccata.
Prima nel 2018/19 allo Spezia, quando grazie ai consigli di Totò Di Natale (collaboratore tecnico e una sorta di “offensive coordinator”, se vogliamo la metafora di football americano) e la guida di Pasquale Marino in panchina, il nigeriano ha completato la miglior stagione del suo breve ma intenso percorso.
Poi al Club Bruges in Belgio, scelto davanti a Crystal Palace e Southampton per confermarsi da protagonista in un altro Paese. Okereke vince due campionati e gioca anche la Champions League, confermando le sensazioni positive sul suo talento.
Fino a quest’estate, quando è stato il momento di un’altra scelta importante. A 24 anni, le priorità di David sono cambiate: davanti alla possibilità di giocare ancora la Champions con il Besiktas restando all’estero, meglio rientrare in Italia e provare a confermarsi nel Paese in cui è cresciuto.
Due squadre su tutte ci hanno provato: Genoa e ovviamente Venezia. La scelta è ricaduta su quest’ultima, dove l’attaccante è arrivato in prestito con diritto di riscatto.
Non per questioni economiche o di accordo fra club, ma per la convinzione sul progetto e sull’allenatore. Umiltà, voglia di imparare e crescere. Queste sono le caratteristiche di un ragazzo che Zanetti apprezza sempre di più dopo il primo periodo insieme.
In campo poi è un giocatore duttile, capace di giocare sia come attaccante centrale che come esterno e volendo da seconda punta in un modulo diverso dal 4-3-3 proposto finora dalla sua nuova squadra.
Intanto stanno arrivando i primi (super) segnali. “Sono solo al 70% della condizione fisica, ma voglio aiutare la squadra” aveva detto l’attaccante durante la sua presentazione al Venezia. Così è stato.
Ora quella forma fisica sembra essere al massimo e le sue prestazioni lo dimostrano: David Okereke è tornato.
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