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Thiago Motta, Milito e un giovane Bonucci. Intrecci di mercato sull’asse Genova-Milano

Intrecci di mercato che cambiano la storia. La storia dei giocatori. La storia delle società. Quello tra Genoa e Inter è un asse che ha dato vita a molti trasferimenti. Diversi i giocatori che hanno percorso quel tragitto. Un flusso di momenti. Uno quello che, per quello che racconta la storia, è stato il più decisivo. Per i giocatori coinvolti e per i destini delle società. L’anno il 2009. Thiago Motta, Milito e Bonucci i protagonisti della storia. 

 

Un destino in comune

Riavvolgiamo il nastro. È il gennaio del 2004 quando un giovane argentino arriva in Italia. È Diego Alberto Milito e la squadra il Genoa. Ci sta per un anno e mezzo. 33 gol in 59 presenze in Serie B. Ci torna tre anni dopo. All’ultimo. O forse, più tardi ancora. Lunedì 30 giugno, in piena notte, chiama il presidente del Genoa, Enrico Preziosi. “Federico, ascolta, sono disperato perché non riesco a trovare l’attaccante”. Il 31, alle ore 19, chiude il mercato, e l’idea giusta deve nascere all’istante. L’agente, in quel caso intermediario, la butta là. “Proviamo con Milito?“. “Ma chi, il Principe?“. Gli occhi di Preziosi s’illuminano. Il Saragozza lo vuole vendere al Totthenam. “Solo Genoa” risponde il Principe. Alle Alle 18.55 arriva il fax con la documentazione del Saragozza. Via, direzione Quark Hotel di via Lampedusa. Ma le porte sono chiuse. Ma Milito deve andare a Genova. Un saltello e Pastorello lancia il contratto di trasferimento nel box della Lega. 

 


 

Ma non fu l’ultimo arrivo di quel mercato del Genoa. Ci fu chi a Genova approdò a calciomercato già finito. Centrocampista dalle grandi qualità. Un percorso, il suo, interrotto dagli infortuni. Una discontinuità che lo porta a essere svincolato. A scommetterci è Preziosi che accoglie a metà settembre Thiago Motta.

Un destino in comune. Da un arrivo all’ultimo minuto alla stagione da protagonisti con Gasperini. Un viaggio iniziato in Liguria e continuato a Milano un anno dopo. Insieme. 

 

Mourinho, il Triplete e Bonucci

Questa volta per il trasferimento non si aspettano gli ultimi minuti di mercato. Anzi, si gioca d’anticipo. Deve ancora finire il campionato e già l’accordo è stato trovato. Era il 20 maggio. “Ho incontrato Moratti a colazione e abbiamo raggiunto un accordo. E’ stata una scelta dolorosa, ringraziamo i giocatori per tutto quello che hanno fatto quest’anno”, svelò Preziosi. Moratti porta a Milano i primi due tasselli di quella formazione che Mourinho porterà sul tetto d’Europa.

 


 

 

Il 29 giugno viene ufficializzato il passaggio della coppia che tanto bene ha fatto nella stagione precedente a Genova. 28 milioni la valutazione dell’argentino. 10 milioni quella del centrocampista. L’Inter, però, non pagò l’intera cifra, limitando l’esborso economico grazie a 5 contropartite: Acquafresca, Fatic, Meggiorini, Bolzoni e Bonucci. Già, il difensore che poi diventerà bandiera della Juventus e campione d’Europa con l’Italia. Con la maglia del Genoa non ci giocherà mai. Passerà al Bari, per poi iniziare la sua carriera bianconera. Intrecci di mercato che hanno cambiato la storia. Destini legati che hanno scritto pagine del calcio. 

Nicolò Franceschin

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