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Mercato con dati e grafici: Haaland, Richarlison e Lo Celso come su Football Manager

Quante volte su Football Manager avete notato e acquistato dei giocatori in base ai loro dati, valori e prospettiva futura? Ora anche nella realtà molte società si affidano a numeri, grafici e comparazioni per scegliere chi acquistare. Lo scouting rimane la componente umana del mestiere, ma gli si affiancano letture di database con milioni di informazioni che vanno poi filtrate.

Driblab è una società spagnola che opera in oltre 180 competizioni – club e nazionali – in tutto il mondo. Attraverso la raccolta dati e la loro lavorazione è in grado di tradurre in numeri e grafici l’andamento di una partita, ad esempio dove e come una squadra prevale sull’altra, ma anche le caratteristiche di un calciatore. Molte società in giro per l’Europa  si affidano a loro, da squadre di club come Betis Siviglia, Celta Vigo, Sturm Graz e Dinamo Zagabria tra le altre, alle federazioni nazionali come quella spagnola e uruguaiana. Una partnership per cercare sul mercato giovani promesse o calciatori che possano sostituire quelli in partenza. Haaland, Lo Celso, Cunha sono solo alcuni esempi.

Il confronto Lo Celso-Fabian Ruiz

Nel 2018, quando il Betis Siviglia vendette Fabian Ruiz al Napoli era alla ricerca di un sostituto. E si affidò a Driblab. Tramite i loro database emerse che il giocatore più simile allo spagnolo e adatto per sostituirlo era Giovanni Lo Celso.

Confrontati nella stagione 2017/18, i due centrocampisti avevano numeri simili per contrasti vinti, costruzione di chiare occasioni da gol, passaggi e dribbling completati. L’argentino batteva lo spagnolo nei passaggi lunghi riusciti e nella costruzione di expected goals nell’ultimo terzo di campo e nella progressione del pallone verso l’area avversaria.

Così il club andaluso puntò forte su Lo Celso e lo acquistò dal Paris Saint Germain in prestito con diritto di riscatto per un totale di 25 milioni e lo rivendette al Tottenham a 40


Il rifiuto a Haaland

Un anno più tardi, un giovane gigante norvegese cominciò a farsi a notare al grande pubblico per le sue prestazioni con il Molde e la Nazionale (nove gol in una partita dei Mondiali under 20 contro l’Honduras): Erling Braut Haaland. Il Salisburgo – con un lavoro di scouting che fa scuola – fu il più lesto di tutte a metterlo sotto contratto.

Prima del suo trasferimento in Austria, tra settembre e ottobre 2018, Driblab ne caldeggiò l’acquisto a un top team spagnolo e uno di Premier League (che tramite accordi di riservatezza con la società non possono essere rivelati ufficialmente) quando Haaland ancora giocava nel Molde e non era ancora così conosciuto (e caro) sul mercato. Analizzando le stagioni 2017/18 e 2018/19, il norvegese eccelleva negli expected goals, nella finalizzazione per tiri tentati, ma anche per expected assist e tocchi in area avversaria


La scuola brasiliana

Non solo Europa, ma tutto il mondo. Il Sudamerica è spesso un bacino di talenti che hanno solo bisogno di essere scoperti. Nel 2017, Richarlison giocava nella Fluminense e il Watford si interessò al giocatore, dopo la raccomandazione di Driblab. Gli Hornets, convinti, lo acquistarono per 12 milioni e mezzo per poi venderlo a 40 all’Everton la stagione successiva e ora è uno dei titolari della Nazionale verdeoro. 


Altro brasiliano analizzato e acquistato tramite dati è Matheus Cunha dell’Atletico Madrid. Alla ripresa della Bundesliga dopo il lockdown del 2020, l’attaccante si mise in luce con l’Hertha Berlino, tanto da meritarsi la chiamata dei Colchoneros l’anno successivo. Nel 2018 firmò con il Lipsia, ma quando era ancora al Sion fu consigliato a un top team spagnolo. Tra i suoi dati, Cunha spiccava per il numero di tiri, chiare occasioni da gol create e la media di tocchi in area avversaria, sette. Ma la squadra spagnola non si fidò del report e non procedette con la trattativa perché pensò che era troppo rischioso far passare un giocatore direttamente dal campionato svizzero in un top team della Liga


 

Rimanendo in Sudamerica e tornando in orbita Napoli, un altro nome è Piero Hincapié. La scorsa estate il club di De Laurentiis si interessò al terzino ecuadoriano ma poi non affondò il colpo. Così, il Bayer Leverkusen fu la squadra più lesta a fidarsi dei dati e lo acquistò per otto milioni dal Talleres.

Niccolò Severini

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