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Come l’Inter è arrivata a Robin Gosens

Le visite mediche e poi a disposizione di mister Simone Inzaghi e conoscere i nuovi compagni, anche se per condividere con loro il campo Robin Gosens dovrà aspettare di avere smaltito completamente l’infortunio. 

L’idea Robin Gosens è nata e nel summit di mercato di lunedì e la dirigenza nerazzurra da lì ha cominciato a lavorare alla fattibilità dell’operazione. Un incontro dirigenziale che ha dato il via libera ad operare, sin da subito, e di intavolare trattative consistenti. Si è chiuso a 29 milioni con l’Atalanta: 3 di prestito oneroso, 23 per l’obbligo di riscatto e altri 3 di bonus.

Quindi, i dieci minuti in Champions League contro lo Young Boys del 29 settembre 2021, giorno dell’infortunio e dunque dell’ultima presenza, restano gli ultimi giocati dal tedesco con la maglia della Dea. 


I tentativi di Atletico e Newcastle

Ma a Bergamo non hanno mai avuto intenzione di fare regali, anche perché l’esterno aveva un’altro anno di contratto. L’Atalanta aveva già fissato un prezzo molto alto quando l’Atletico Madrid del Cholo Simeone ci aveva pensato – fortemente – l’ultimo giorno di mercato della sessione estiva 2021. I nerazzurri aveano risposto picche e non ci fu il tempo da parte dei Colchoneros di progettare una formula alternativa per aggirare l’ostacolo delle richieste e portarlo a Madrid.

Ma che Bergamo fosse cominciata a star stretta a Gosens era più di una sensazione. Sensazione colta anche dal Newcastle che a inizio mercato ci ha provato sul serio tanto da essere vicina a chiudere l’accordo, quantomeno con il gicoatore: 3.5 milioni a stagione per tre anni e mezzo. Quasi il triplo di quello che guadgna a Bergamo. Anche in questo caso trattativa poi concretizzata, con i Magpies che non hanno affondato il colpo decisivo prendendo, invece, un altro terzino, Kieran Trippier proprio da quell’Atletico Madrid che aveva iniziato a far vacillare Gosens. 


La volontà dei nerazzurri

Ora è l’Inter, dunque. Da un nerazzurro all’altro. Non cambiano i colori, nemmeno la regione. Ma città e soprattutto ambizioni, con Gosens che ha voglia di una grande sfida e di lottare per traguardi importanti. E l’Inter ha spinto perché da quella parte non c’è ancora l’intesa per il rinnovo di Perisic.

Niccolò Severini

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