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Redazione

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Dal mercato a nuova consapevolezza: Arthur prova a riprendersi la Juventus grazie a Bentancur
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Calcio e Brasile, un binomio che, per forza di cose, non può essere separato. Il futebol, per il paese sudamericano, è cultura. Arte, passione, ma soprattutto alegria. Il calcio, in Brasile, è una vera e propria medicina. E per questo sport, la nazionale verdeoro è una miniera di talenti. Da Neymar a Vinicius, spesso, la meta preferita dei calciatori brasiliani, è la Spagna. Tra i tanti giocatori approdati negli ultimi anni nella penisola iberica, c’è anche Arthur Melo.



 

 

 

 

Dal Gremio al Barcellona, nel 2018 il centrocampista brasiliano approda alla corte di Ernesto Valverde. Tecnica sublime, grande visione di gioco e un controllo palla eccellente. Arthur, per la dirigenza blaugrana, incarna perfettamente le caratteristiche di un canterano cresciuto nella "Masia”. Il Barça, dunque, se lo porta a casa per circa 39 milioni di euro (bonus compresi). Le qualità di Arthur sono indiscutibili, ma il vero problema è la continuità. Così, dopo due stagioni, il brasiliano saluta il Barcellona. Ad aspettarlo c’è la Juventus



 

 

 

 

Coinvolto in uno scambio con Pjanic, Arthur nel 2020 arriva a Torino. Le aspettative dei tifosi bianconeri sono alte, soprattutto perché in panchina è appena approdato Andrea Pirlo. Sotto la sua guida, il brasiliano può crescere e diventare uno dei migliori. Tra infortuni e prestazioni deludenti, però, Arthur delude le previsioni. L’errore contro il Benevento che frantuma le speranze per lo Scudetto è il riassunto della stagione del brasiliano.

 

 

 

 

 

 

Anche con Allegri, il classe 1996 non è ancora riuscito a imporsi in mezzo al campo. Poche presenze e spesso insufficienti. A gennaio le voci sul possibile trasferimento all’Arsenal si erano fatte sempre più insistenti. In Premier League avrebbe finalmente trovato continuità e minutaggio. Due elementi fondamentali per poter esprimere al meglio il proprio talento. Ma poi la cessione di Bentancur gli ha aperto nuovi spiragli e Allegri ha cominciato ad utilizzarlo di più.



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