C’è chi lo ricorda con la 10 della Primavera della Juventus e chi, invece, lo ha sentito soltanto nominare. Ma Stefano Beltrame è stato per anni uno dei giovani più promettenti del calcio italiano. Un talento che lasciava ben sperare per il futuro. Dopo un lungo viaggio e qualche tappa in giro per l’Europa, oggi il classe 1993 gioca in Portogallo, al Marítimo: “Rimpianti? Forse non essere stato prontissimo mentalmente al momento giusto”.
La Primavera con la Juve e le prime esperienze fuori dall’Italia
Riavvolgiamo il nastro e torniamo al 2011. La Juve si innamora di un ragazzino di proprietà del Novara. Appena 18 anni e con addosso già qualche etichetta abbastanza pesante. “Diventerà uno dei migliori in Italia”. La società bianconera lo nota, lo tiene d’occhio e poi lo porta a Vinovo. Due anni in Primavera, poi l’esordio con i grandi nel 2013. “Con la Juventus si impara ad avere una mentalità vincente. Fare le giovanili lì ti porta a puntare sempre al massimo” racconta ai microfoni di Grandhotelcalciomercato.com.
La Juve punta molto su di lui, ma prima bisogna farsi le ossa. È l’ora di qualche esperienza in prestito. Bari, Modena, Pro Vercelli e infine Pordenone: quattro esperienze in Serie B tra il 2013 e il 2016. Nel mezzo tante difficoltà, soprattutto nell’ambientamento in un campionato così complicato per un giovane.
Nell’estate del 2016 si torna in bianconero. Solo per qualche settimana. Si resta con la valigia in mano in attesa di offerte. Altra esperienza in Serie B? Non se ne parla proprio. Si va fuori dall’Italia, in Olanda. La chiamata arriva dal Den Bosch. Un altro prestito per Beltrame.
In Olanda, Stefano sembra aver trovato la giusta dimensione. Prima con la maglia del Den Bosch, poi con quella del Go Ahead Eagles e infine di nuovo con il club di s-Hertogenbosch. Un campionato diverso e pieno di giovani talenti: ”C’era De Jong che giocava nell’Ajax B che aveva qualcosa in più”. Ma anche un calcio totalmente differente rispetto a quello italiano: “In Olanda c’è davvero poca tattica, tutte le squadre si concentrano più sul lato offensivo”.
Dopo tre anni, nel 2019 Stefano ritorna alla Juventus. Invece di ripartire in prestito, però, resta sei mesi con la squadra Under 23. A gennaio 2020 è ora di lasciare definitivamente la maglia bianconera. Niente più prestiti. “Avevo ricevuto qualche offerta dall’Italia ma non erano allettanti. Quindi ho optato per trasferirmi in Bulgaria ed è stata una bellissima esperienza. Ho avuto la possibilità di giocare in Europa League”.
Italia, Olanda e poi Bulgaria. Questa volta al CSKA Sofia. Altra tappa, altro campionato e altre idee di gioco. “Lì c’è un calcio molto più fisico”. Da gennaio 2020 a dicembre. Undici mesi, poi la rescissione contrattuale e un nuovo trasferimento.
Il calcio in Portogallo
Il giro del mondo di Beltrame passa anche dal Portogallo. A gennaio 2021, infatti, l’attaccante classe 1993 si trasferisce al Marítimo. Lì, il calcio, viene vissuto in maniera differente. “Io qui sono in una squadra ‘normale’ e sicuramente non ci sono le pressioni che possono avere Porto, Sporting Lisbona e Benfica”.
Mare, spiagge e tanto relax. Giocare a calcio sull’isola di Madeira è tutt’altra cosa rispetto al resto di Portogallo. “Qui siamo l’unica squadra in prima divisione e non c’è una fortissima pressione, è molto più leggero. Quindi da una parte si vive meglio rispetto all’Italia per quanto riguarda quell’aspetto”.
Ottime strutture, grande organizzazione e una società molto stabile. Il Marítimo è un punto di riferimento sotto diversi aspetti: “Abbiamo un nostro centro sportivo con tre campi e la palestra. Si allenano anche l’Under 23 e la seconda squadra. Inoltre c’è un campo sintetico per il settore giovanile. Lo stadio è nuovo, lo hanno rinnovato tre anni fa. È una società molto solida”.
Un po’ come in Olanda, anche in Portogallo c’è grande attenzione per la crescita dei giovani. Tanti i gioielli formati in Liga Nos e poi rivenduti a peso d’oro ai top club europei. L’ultimo esempio è Darwin Nuñez. ”L’anno scorso c’erano Vitinha, Fabio Vieira e Matheus Nunes. C’erano dei bei giovani”.
Insomma, a Madeira Beltrame ha trovato la sua isola felice. In tutti i sensi. Ma la voglia di tornare a casa c’è sempre: “Ho ancora quest’anno di contratto e poi si vedrà. Voglio fare una bellissima stagione e poi vedremo. Non ti nascondo che vorrei tornare, però per ora sto bene qua”. Il richiamo c’è, ma per il momento ancora nessuna proposta: “Nell’ultimo periodo, che io sappia, non ho ricevuto offerte dall’Italia. Sono concentrato e voglio fare bene qua”.
Ne è passato di tempo dal suo esordio in Serie A. Tante esperienze, di calcio e di vita. Prima in Serie B e poi in giro per il mondo. Ma non è affatto finita qui. “Ho ancora dei sassolini da togliermi. Vorrei ancora dire la mia nel calcio che conta e poi si vedrà”. Beltrame ha ancora tanta fame.