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Reynolds, la Juventus e quelle sinergie di mercato: il precedente di Demiral
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Sinergie e intrecci, affari e strette di mano. Nel calciomercato ci sono gli sgambetti (vi ricordate la trattativa per Astori alla Roma?), ma anche gli accordi non scritti che a volte permettono di risolvere situazioni troppo ingargbugliate. Prendete Reynolds (qui l'approfondimento sul calcio nord americano): senza l'aiuto del Benevento, che ha spazio per uno slot da extracomunitario, la Juventus non riuscirebbe a portarlo in Italia. Tra l'altro l'operazione in casa bianconera ha un precedente di due anni fa, con dettagli che lasciano presupporre a un modus operandi ormai consolidato e pronto a essere replicato. Magari proprio per lo statunitense.

 

 

Gennaio 2019: Paratici vuole a tutti i costi un difensore, allora ventenne, che gioca in Turchia, all'Alanyaspor. Passaporto extracomunitario, Demiral alla Juve proprio non può arrivarci in quella sessione. Il rischio di perderlo è altissimo, così ecco l'idea: “Troviamo una squadra partner e proviamo a fare lo stesso l'operazione”, dice Paratici ai suoi collaboratori. “Fabio, ci sarebbe il Sassuolo disponibile”. Le parti si mettono al lavoro.

L'accordo con il Sassuolo  

Il primo ostacolo è per l'esborso economico. Le due società stabiliscono questo: il Sassuolo acquisterà il giocatore per circa 7 milioni di euro. Tutto a carico degli emiliani, compresi costi degli agenti e intermediari e, ovviamente, lo stipendio: non esiste una formalizzazione per un accordo del genere. 

 

 

Poi, bisogna concordare le cifre per l'acquisto vero e proprio da parte della Juventus: la società ha la priorità sul cartellino a 18 milioni se l'affare si conclude nell'estate 2019; 22, per quella successiva. Inoltre, si stabilisce che nel caso di cessione entro i primi due anni dal trasferimento in bianconero, il 50% della vendita andrà nelle casse del Sassuolo (un anno è già passato, ne resta ancora uno). Un buon compenso per il “disturbo”.

Brivido finale

Detto, fatto. Nell'estate 2019, dopo soli sei mesi in Italia, Demiral diventa un acquisto del nuovo corso targato Sarri. La cifra è proprio di 18 milioni, ma con un piccolo giallo di poco prima della chiusura. Juve e Sassuolo si erano infatti accordati anche nel caso in cui fosse arrivata un'offerta più alta rispetto alla cifra pattuita: i bianconeri avrebbero avuto l'ultima parola e la possibilità di pareggiare un'offerta fino a 28 milioni (in caso di superamento di quella cifra, il Sassuolo sarebbe stato libero di venderlo senza interpellare i bianconeri). Proprio a inizio estate, era giunta dall'Atletico Madrid una proposta di 22 milioni di euro. Il Sassuolo, per non mettere in difficoltà i piemontesi, decise di rifiutare a monte, e l'affare andò in porto.

 

 

Un tabellario, di fatto, molto preciso. Già pronto per essere replicato: Reynolds (che ha un anno in meno rispetto a quanti ne aveva, al tempo, Demiral), dovrebbe essere acquistato al Benevento proprio per circa 7 milioni . Non solo, i giallorossi potrebbero avere la possibilità di prolungare (o meglio, formalizzare dopo l'acquisto della prossima estate) il prestito per la stagione 2021/2022 in caso di permanenza in Serie A. Accordi non scritti che valgono più di tante firme. Una consuetudine che quasi diventa norma. Magie di un mercato che non smette di reinventarsi. 

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