Vi siete mai chiesti quali sono i migliori dieci trasferimenti di calciomercato dal 2000 ad oggi per ogni anno solare? Nessun problema: da questa settimana su Grandhotelcalciomercato vi racconteremo le 10 trattative più importanti per ogni anno, dal 2000 al 2022, svelando anche alcuni retroscena curiosi. Partiamo dall’ultimo anno del secondo millennio, il 2000: da Wiltord a Figo, passando per Trezeguet, Batistuta e Crespo, andiamo a scoprire quali sono stati i 10 colpi di calciomercato più importanti
Com’era il mondo nel 2000?
Il 2000 è l’anno del Grande Giubileo della Chiesa Cattolica, con l’apertura della Porta Santa della Basilica di San Pietro a Roma. Il 1° gennaio entrano in vigore gli accordi di Schengen per la libera circolazione dei cittadini dell’Unione Europea. Il 25 marzo Vladimir Putin vince le elezioni e il successivo 7 maggio diventa presidente della Federazione Russa. Il 13 giugno il presidente della Corea del Sud Kim-Dae Jung visita la Corea del Nord per il primo summit tra le due nazioni.
Il 7 novembre George Bush diventa presidente degli Stati Uniti d’America. Il 15 dicembre viene definitivamente spenta la centrale nucleare di Cernobyl, con la dismissione dell’ultimo reattore ancora attivo.
Nel mondo del calcio, la Francia diventa campione d’Europa battendo in finale l’Italia. La Lazio vince scudetto, Coppa Italia e Supercoppa italiana nel 1999-2000, mentre la Champions League se la aggiudica il Real Madrid, nella finale tutta spagnola contro il Valencia. La Coppa Intercontinentale la porta a casa il Boca Juniors. La Coppa Uefa la vincono i turchi del Galatasaray, in finale contro l’Arsenal. I londinesi saranno protagonisti della nostra Top Ten: il motivo è presto detto.
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Sylvain Claude Wiltord dal Bordeaux all’Arsenal
Nell’estate del 2000 l’astro nascente del Bordeaux, Sylvain Claude Wiltord, passa dai francesi all’Arsenal per una cifra intorno a 13 milioni di sterline: per 8 anni sarà ricordato come il giocatore più costoso mai acquistato dai Gunners. Si era guadagnato la chiamata dei londinesi grazie alle ottime prestazioni fornite tra i girondini, con i quali aveva vinto una Ligue 1 nel 1998-1999 con il titolo di capocannoniere in quell’anno con 22 reti in 33 presenze.
Dopo il trionfo del Campionato Europeo con la Nazionale Francese contro l’Italia in finale (agli azzurri segnerà il gol del momentaneo 1-1 al 90’), andrà a giocare nell’Arsenal degli “Invincibili”, con Wenger in panchina, calcando il campo a fianco di campioni come Henry, Ljungberg e Bergkamp. Al termine dell’esperienza in Inghilterra nel 2004, Wiltord avrà vinto 2 Premier League (2001-2002 e 2003-2004), 2 Coppe di Inghilterra (2001-2002 e 2002-2003) e un Community Shield (2001-2002).
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Willy Sagnol dal Monaco al Bayer Monaco
Un altro francese in rampa di lancio nel 2000 è Willy Sagnol, anche lui protagonista di un cambio di casacca, anche se non fu convocato per Euro 2000. Il 1° luglio 2000, infatti, il Bayern Monaco annuncia il suo acquisto dal Monaco, per una cifra intorno ai 7,70 milioni di euro con il cambio attuale. Il colpo di mercato si rivelerà azzeccato, perché al primo colpo i bavaresi vincono la Champions League 2000-2001.
Sagnol diventerà poi un giocatore simbolo di quel Bayern, restando in organico fino al 2008-2009, stagione in cui ha annunciato il ritiro dal calcio giocato. Il palmares personale in Germania vanta 5 Bundesliga (2000-2001, 2002-2003, 2004-2005, 2005-2006, 2007-2008), 4 Coppe di Germania (2002-2003, 2004-2005, 2005-2006, 2007-2008), 3 Coppe di Lega (2000, 2004 e 2007), la Champions League 2000-2001 e l’Intercontinentale del 2001.
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Roberto Baggio al Brescia
Il 2000 fu l’anno anche dell’ultimo trasferimento della carriera del “Divin Codino” Roberto Baggio. Il fantasista, reduce della mancata convocazione ad Euro 2000, nell’estate di quello stesso anno decide di accasarsi al Brescia a parametro zero, svincolandosi dall’Inter. A convincerlo di firmare con i bresciani è stato l’allenatore Carlo Mazzone con una chiamata telefonica. “Ti piacerebbe giocare a Brescia?”, propone Mazzone, e Baggio risponde: “Magari”.
Inizia così l’ultimo capitolo della straordinaria carriera di uno dei giocatori più forti del calcio italiano. Con la maglia del Brescia, Baggio giocherà 101 partite in 4 stagioni, segnando 46 reti e fornendo 29 assist, contribuendo alla permanenza in massima serie dei lombardi, prima di appendere le scarpette al chiodo nel 2003-2004.
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Juninho Pernambucano al Lione
Un altro parametro zero eccellente di quel 2000 è Juninho Pernambucano. Il trequartista brasiliano veniva da 6 stagioni consecutive al Vasco da Gama, con 18 reti e 21 assist in 97 presenze. A 25 anni appena compiuti, dunque, è tempo di fare il grande passo in Europa, così accetta la corte dell’Olympique Lione, che lo porta in Francia a titolo gratuito.
Juninho diventa uno dei giocatori simbolo di quel Lione dei record. Dal 2000 al 2009, l’OL con il trequartista brasiliano in rosa vince 7 Ligue 1 consecutive dal 2001-2002 al 2007-2008, una Coppa di Francia (2007-2008) e 6 Supercoppe Francesi (dal 2002 al 2007).
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David Trezeguet dal Monaco alla Juventus
La Francia è una nazione ricorrente in questa Top 10, a causa, ovviamente, della vittoria del Campionato Europeo di quell’anno. Lo sa bene David Trezeguet, che con il decisivo 2-1 al golden gol contro l’Italia ha regalato il trofeo ai Blues.
In quella magica estate 2000, la dirigenza della Juventus lo corteggia e riesce a portarlo a Torno. Al Monaco andrà la cifra record di 45 miliardi di lire, la cifra più alta per l’acquisto di un giocatore nella storia della Vecchia Signora in quel momento storico. Il 22enne, oltre al gol decisivo in Euro 2000, nel 1999-2000 nel Principato aveva terminato la stagione con 22 reti in Ligue 1 in 30 presenze, trascinando i monegaschi alla conquista del campionato francese.
David Trezeguet diventerà una bandiera della Juventus. Con Alessandro Del Piero formerà una delle coppie offensive più vincenti della storia del calcio mondiale. In bianconero, tra il 2000-2001 e il 2009-2010 vincerà 2 scudetti (2001-2002 e 2002-2003), altri 2 sul campo ma non assegnati (quello revocato del 2004-2005 e quello assegnato all’Inter nel 2005-2006), 2 Supercoppe Italiane (2003 e 2004) e il titolo di capocannoniere della Serie A nel 2001-2002, condiviso con Dario Hubner. Senza dimenticare la finale di Champions League del 2002-2003 persa contro il Milan. Un giocatore che, per amore dei colori bianconeri, deciderà anche di scendere in Serie B, riportando la Juventus immediatamente in Champions League a 2 anni di distanza.
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Hernan Crespo dal Parma alla Lazio
Entrando nella Top 5 dei migliori colpi di calciomercato del 2000, non si può non citare lo storico affare tra Parma e Lazio che riguarda Hernan Crespo. Si tratta della cessione più onerosa della storia della società crociata: i laziali sborsano ben 110 miliardi di lire per portare a Roma il centravanti argentino.
Arrivato a Parma nel 1996 dal River Plate, aveva giocato 201 partite in Emilia con 94 reti, vincendo una Coppa Uefa, una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana.
L’esperienza alla Lazio, tuttavia, non sarà altrettanto ricca di successi: in biancoceleste vincerà solamente la Supercoppa 2001, anche se si laureerà capocannoniere di Serie A con 26 reti nella stessa stagione 2000-2001, con la Lazio terza in campionato dietro a Roma e Juventus. Dopo 48 gol in 73 presenze, passerà all’Inter nell’agosto 2002 per 40 milioni di euro, 15 in meno, in proporzione con la lira, di quanto Cragnotti aveva speso nel 2000 per acquistarlo.
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Marc Overmars dall’Arsenal al Barcellona
Torniamo all’Arsenal, ma questa volta parliamo di una cessione importante. Il Barcellona si presenta a Londra con una cifra intorno ai 35,4 milioni di sterline e strappa ai Gunners un certo Marc Overmars, uno che di certo nel 2000 non ha bisogno di presentazioni. Tra Ajax e Arsenal aveva vinto praticamente tutto negli anni ’90 ed era, in quel periodo, uno degli attaccanti esterni più forti in circolazione.
Al Camp Nou si è presenta con 3 campionati olandesi, una Coppa dei Paesi Bassi, 3 Supercoppe olandesi, la Champions League del 1994-1995, la Supercoppa Europea del 1995, l’Intercontinentale seguente, una Premier League, una Coppa d’Inghilterra e un Charity Shield in bacheca, con 44 gol segnati all’Ajax e 38 all’Arsenal.
Aspettative che, però, disattenderà nelle 4 stagioni al Barcellona: non vincerà nessun trofeo in blaugrana, anche perché sarà perseguitato da diversi infortuni. Overmars nel 2003-2004 appenderà momentaneamente le scarpette al chiodo, per tornare in campo per due brevi parentesi in Olanda nel Go Ahead Eagles nel 2008-2009 e nello SV Epe nel 2010-2011.
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Gabriel Omar Batistuta dalla Fiorentina alla Roma
Nella calda estate italiana del 2000, la Roma risponde all’acquisto di Crespo da parte della Lazio ingaggiando un certo Gabriel Omar Batistuta. I giallorossi di Franco Sensi, forte di un grande rapporto di stima con Vittorio Cecchi Gori, presidente della Fiorentina, si presenta a Firenze con una offerta monstre di 70 miliardi di lire (corrispondenti a 36,1 milioni di euro attuali), con 12 di ingaggio al giocatore.
Il “Re Leone” saluta i tifosi viola dopo aver fatto la storia del club, con i suoi 203 gol in 331 presenze, contribuendo alla conquista della Coppa Italia 1995-1996 e della Supercoppa italiana 1996. Senza contare il titolo personale di capocannoniere della Serie A nel 1994-1995.
A Roma Batistuta vincerà il suo unico scudetto nella sua parentesi italiana al primo tentativo, proprio nel 2000-2001, mettendo a referto 20 gol in 28 apparizioni. Nelle successive due stagioni, nonostante la vittoria in Supercoppa Italiana nel 2001, l’attaccante argentino giocherà ad intermittenza a causa di alcuni infortuni e non riuscirà più ad incidere. Passerà all’Inter in prestito a gennaio 2003, per poi chiudere la carriera all’Al Arabi dal successivo agosto fino a marzo 2005.
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Clarence Seedorf dal Real Madrid all’Inter
Finora abbiamo parlato solo di colpi di mercato dell’estate del 2000, ma in realtà anche a gennaio c’è stato un trasferimento che ha fatto discutere e non poco. Massimo Moratti, presidente dell’Inter, il 24 dicembre 1999 presenta ai tifosi un certo Clareence Seedorf, con il trasferimento che sarà ufficiale solo all’inizio del nuovo anno, il successivo 1° gennaio 2000. Il numero uno dei nerazzurri porta al Real Madrid un’offerta di 43 miliardi di lire, così l’olandese diventa un giocatore interista.
Seedorf, a 23 anni, è considerato un centrocampista con buone doti tecniche che deve ancora formarsi nel calcio che conta. Anche se in bacheca ha già 2 Champions League (una con l’Ajax nel 1994-1995 e una con il Real Madrid nel 1997-1998, con cui vincerà anche l’Intercontinentale del 1998), un Campionato spagnolo, una Supercoppa di Spagna, due Eredivisie, una Coppa dei Paesi Bassi e due Supercoppe olandesi.
All’Inter, però, non riuscirà a mostrare il suo potenziale: i nerazzurri non vincono nessun trofeo con Seedorf in squadra, il quale segnerà appena 14 reti in 93 presenze. Nell’estate 2002 lascia la squadra, ma non la città: passerà ai rivali del Milan, nell’ambito dello scambio con Francesco Coco. Il resto è storia e magari ve lo racconteremo nelle prossime puntate
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Luis Figo dal Barcellona al Real Madrid
Il trasferimento di Luis Figo dal Barcellona al Real Madrid è reputato, dai tifosi blaugrana, il tradimento più grande nella storia del club. I blancos di Florentino Perez, infatti, strappano il centrocampista portoghese ai rivali di sempre per la cifra record di 140 miliardi di lire, l’equivalente di 62 milioni di euro attuali, pagando la clausola rescissoria presente nel contratto dell’esterno.
I catalani non hanno mai perdonato il passaggio di Figo al Real Madrid, tanto che, durante il Clasico del 2002 al Camp Nou, i tifosi tirarono in campo una testa di maiale mentre il calciatore stava per apprestarsi a calciare un calcio d’angolo. Se in blaugrana l’esterno portoghese aveva vinto 2 campionati spagnoli, una Coppa di Spagna, una Supercoppa spagnola, una Coppa delle Coppe e una Supercoppa Uefa, con il Real diventerà uno dei giocatori più forte della storia del calcio.
A Madrid, infatti, vincerà 2 campionati nazionali, 3 Supercoppe di Spagna, la Champions League del 2001-2002 e l’Intercontinentale del 2002, oltre al Pallone d’Oro del 2000 e al Fifa World Player del 2001. Nel 2005 chiuderà la sua esperienza nelle merengues con 57 gol e 92 assist in 245 presenze, prima di terminare la carriera all’Inter. Questa, però, è un’altra storia: ve la racconteremo nelle prossime settimane.
A cura di Giacomo Grasselli