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Redazione

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La tripletta per Ranieri: King e quel retroscena sul Torino
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In campionato segni 3 gol in 7 partite. Non male. Solo che quei tre sono tutti in una sola gara, l’ultima. Quella che regala al Watford di Ranieri tre punti pesantissimi (i primi di sir Claudio sulla panchina degli inglesi): 5-2 contro l’Everton che Joshua King conosce bene. Perché nemmeno sei mesi fa, l’attaccante norvegese, 30 anni a gennaio, giocava proprio a Goodison Park, con un altro italiano, Ancelotti, ad allenarlo. E fin qui, nulla di eclatante. Ma cosa c’entra l’Italia?

King e la trattativa con il Torino

Due allenatori del nostro paese in poco tempo, e va bene. Ma in realtà, nel 2020, avrebbe potuto proprio giocarci, in Serie A. Ci aveva provato il Torino, quando King giocava nel Borunemouth e aveva già capito che, al termine della stagione, non avrebbe rinnovato il suo contratto in scadenza. Vagnati ci aveva provato, e non poco: chiamate al club, call con il giocatore stesso. L’interesse c’era, eccome. Ma 12 milioni erano troppi per le casse dei granata, che dopo averci provato in più occasioni, avevano dovuto arrendersi.

 

 

“Ne riparleremo”, aveva detto allora Vagnati, che all’ultimo aveva poi preso Bonazzoli per rinforzare l’attacco. E in effetti, ci aveva pure riprovato: a gennaio, con il giocatore in uscita, qualche nuovo contatto c’era stato. Ma l’Everton era stato più rapido, e gli aveva fatto firmare un contratto di sei mesi, per capire poi meglio cosa fare. Al Torino? Sanabria, con annessi retroscena.

 

 

Italia sfiorata, ma comunque vicina con Ancelotti prima e Ranieri (legato proprio al Torino da un intrigo) poi. Il passaggio al Watford, a zero, è avvenuto in estate: contratto triennale e voglia di misurarsi con una nuova realtà. Chissà come sarebbe andata in Serie A.

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