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Davide
Masi

La salvezza con il Crotone e quel giro d’Italia nel ricordo di suo figlio: Nicola ci riesce ancora
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Dopo un anno dall’ultima volta, Davide Nicola è tornato in panchina. La Salernitana lo ha scelto per provare a inseguire il miracolo salvezza. Evitare la retrocessione non era facile per i granata, ma con Nicola in panchina, tutto sembra possibile. È così è stato. Nicola si è confermato il totem di "salvezze impossibili".

Un combattente, in panchina e nella vita, l'ex tecnico del Torino ne ha affrontate di sfide. E ne è sempre uscito a testa alta, come solo lui sa fare. Con coraggio e determinazione niente è irraggiungibile.

 

 

 

 

L'impresa con il Crotone e il giro d’Italia nel ricordo di suo figlio

 

Quando pensiamo a Davide Nicola, è impossibile dimenticare la salvezza con il Crotone nella stagione 2016/2017. Un'impresa calcistica che resterà nella storia della Serie A per molti anni. Dopo 29 giornate di campionato, il club calabrese è diciannovesimo con 14 punti in classifica. Il diciassettesimo posto, occupato dall’Empoli, dista 8 lunghezze. Tutti danno per spacciato il Crotone. Tutti, tranne mister Nicola. 

La svolta arriva il 2 aprile 2017, quando, alla 30ª giornata, il Crotone vince 1-2 al Bentegodi contro il Chievo Verona. Nelle ultime sette partite, il club calabrese raccoglie 17 punti sui 21 disponibili, conquistando la salvezza all’ultima giornata di Serie A contro la Lazio. A Crotone esplode la festa. 

 

Per mister Nicola è un momento speciale, unico, indimenticabile. Attimi toccanti, per un uomo che ne ha passate tante. Dopo aver perso suo figlio, nel 2014, in un tragico incidente in bici, Davide percorre 1.500 chilometri su quelle due ruote che gli avevano portato via il suo Alessandro. Una promessa, fatta qualche mese prima della miracolosa salvezza con il Crotone. "Se dovessimo salvarci, tornerò a Torino in bici". Parola mantenuta, nel ricordo indelebile di suo figlio. 

 

Le esperienze con Udinese, Genoa e Torino

 

A dicembre 2017 decide di lasciare l’incarico e prendersi un anno di pausa. Un anno di riflessione, di pensieri. A novembre 2018, Nicola torna in panchina. Un’altra salvezza da conquistare, questa volta con l’Udinese. In 15 partite porta a casa 16 punti. Il marzo successivo viene esonerato, ma i friulani riescono a evitare la retrocessione. 

 

 

 

 

Nove mesi dopo, Nicola riceve un’altra chiamata da un club di Serie A. Questa volta è il Genoa. L’obiettivo è sempre lo stesso: evitare la retrocessione. Sostituisce Thiago Motta, e porta il Grifone dal ventesimo posto alla salvezza all’ultima giornata. Un’altra impresa. Nonostante la permanenza in Serie A, però, Nicola viene esonerato ad agosto. Passano cinque mesi e bisogna tornare nuovamente in panchina. Questa volta nella sua città, Torino (i dettagli del contratto). Una missione più che un incarico. Un dovere che Nicola sente nel cuore. L’epilogo è scontato. Un’altra salvezza portata a casa.

 

 

 

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