Luka Romero, un “mini Messi” per Sarri e la Lazio: la scheda

“Non ho mai visto un sedicenne così. Che si allena con questa ferocia e con questa qualità. Gli manca qualcosa fisicamente, ma durante la stagione ci darà una mano“. Parola di…Maurizio Sarri. Un allenatore che di giovani talenti se ne intende e non poco.

Il suo nuovo incarico alla Lazio lo ha fatto subito incrociare con Luka Romero, classe 2004 e uno dei nomi più chiacchierati dell’intero panorama europeo. I biancocelesti se lo sono assicurati a inizio estate e dopo aver risolto i problemi con l’indicatore di liquidità, hanno ufficializzato l’acquisto.

Oggi, alla vigilia del possibile esordio di Romero in Serie A, andiamo a rivedere la scheda che il nostro sito aveva compilato su di lui, analizzandolo ai tempi del Maiorca. 

La scheda di Romero

15 anni e 219 giorni. È questa l’età di Luka Romero il giorno dell’esordio nella Liga nel match tra Maiorca e Real Madrid. Era il 25 giugno 2020 quando il suo nome entrava nella storia del campionato come il più giovane debuttante. Un esordio che non è stato frutto del caso perché Romero ha delle qualità importanti nonostante la giovane età. Lo chiamano «mini Messi» perché ci assomiglia per davvero al Leo blaugrana, per taglio di capelli, per passaporto ma soprattutto per colpi in campo.

 

 

L’argentino è un trequartista estremamente dinamico che ama svariare su tutto il fronte offensivo, cercando di galleggiare tra le linee della squadra avversaria. Tende spesso ad allargarsi sulla destra per poi rientrare nel campo sul suo piede forte. Tatticamente il suo ruolo naturale è quello di trequartista, ma può agire anche come attaccante esterno destro.

Sinistro e tiro da fuori: le caratteristiche del classe 2004

Fisicamente brevilineo, alto 166/167 cm, baricentro basso. Abbastanza massiccio muscolarmente data l’età, ma può ulteriormente migliorare la già buona struttura fisica. Dispone di rapidità e buona velocità; ha forza nelle gambe il che gli conferisce una buonissima accelerazione. Ha ottima visione di gioco e riesce spesso ad individuare la giocata giusta negl’ultimi sedici metri.

Tecnicamente sopraffino, mancino naturale, ha talento e classe cristallina. Dotato di un ottimo dribbling (che gli consente di creare spesso superiorità numerica) e conduzione palla. Ottime capacità balistiche, ha un tiro potente ed estremamente preciso. Deve migliorare con il destro dato che tende a giocare esclusivamente con il piede mancino.