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Cosimo
Bartoloni

Milan(o)-Francia, linea diretta: tutti gli affari fatti, saltati e quelli ancora aperti
copertina_milan_francia

Da qualche anno il Milan ha alzato lo sguardo verso nord-ovest. La Tour Eiffel è troppo lontana da vedere ma la vista per scoprire i talenti è più che sufficiente. A oggi sono cinque i giocatori francesi nel gruppo di Pioli. Nei 122 anni di storia del Milan, il totale dei 'bleus' che hanno vestito la maglia rossonera arriva solo a quota 21: siamo quindi molto al di sopra rispetto alla media storica e tradizionale. Da questo si capisce la strada indirizzata dal club e indicata da Geoffrey Moncada, lo scout arrivato nel 2018 dopo l'esperienza al Monaco. Il calcio francese ha raggiunto il suo picco di sempre e continua a produrre giocatori di grande livello, anno dopo anno, generazione dopo generazione. Il Milan ora è attento: l'obiettivo è farsi sfuggire il minor numero possibile di questi giovani ragazzi. A volte ci è riuscito, altre no. Ecco un piccolo recap dell'asse con la Francia in questi ultimi tre anni. 

 

 

Il gruppo di Pioli conta 29 giocatori. 9 di questi arrivano dalla Francia o sono francesi. Nell'ordine: Maignan, Tatarusanu, Ballo-Touré, Kalulu, Theo Hernandez, Bakayoko, Leao, Pellegri, Giroud. Una colonia. Tanto che a Milanello si sente dire quasi più "Milan AC" (milàn a-sé, come viene pronunciato il nome del club rossonero dai francesi), che Mìlan all'italiana. Arrivi a sorpresa (Maignan), nella notte (Ballo-Touré), scommesse (Leao, o ancor di più Kalulu, QUI per i retroscena), giocatori da rilanciare come (Pellegri e Bakayoko) e leader mondiali, come Giroud. L'ultimo nella lista è stato Yacine Adli, talento del Bordeaux di cui abbiamo raccontato storia e retroscena di mercato: a Milano Adli arriverà a giugno. Problemi di comunicazione in gruppo non ce ne saranno.

 

 

Le trattative saltate all'ultimo

Eppure, di calciatori francesi nel Milan ce ne sarebbero potuti essere almeno altri tre. E che giocatori. Dicembre 2020: il Milan sta per comprare un giovane difensore. La nazionalità è inutile dirvela, così come per il campionato. Si tratta di Mohamed Simakan dello Strasburgo. Classe 2000, è il classico profilo che piace ai rossoneri: forte, talentuoso, un po' già pronto un po' grande prospetto. Lo Strasburgo però non abbassa le pretese e la trattativa non procede spedita, anche se l'ottimismo filtra dovunque. Tanto che lo stesso Simakan si tinge le treccine nere, di rosso: una scelta cromatica che alcuni collegano al suo prossimo passaggio al Milan. Poi, la sliding door: il giocatore s'infortuna al ginocchio il 12 gennaio, e il club rossonero decide di virare su un altro obiettivo, un certo Fikayo Tomori, e il resto della storia la conoscete bene. Simakan, comunque, verrà comprato pochi giorni dopo dal Lipsia, che lo ha lasciato a Strasburgo per altri sei mesi prima di portarlo in Germania, dove ora, comunque, è titolare e conferma il suo grande potenziale.

 

 

Nello stesso periodo, sempre lo scorso gennaio, un'altra giovane stella del calcio francese stava per firmare con il Milan: il centrocampista classe 2001 Emmanuel Kouadio Koné. Giocava nel Tolosa (in Ligue 2): lo conoscevano ancora in pochi e Maldini aveva provato a soffiarlo alla concorrenza che ancora non era così fitta. L'affare stava quasi per andare in porto quando poi si è inserito il Borussia Monchengladbach, che ha offerto di più e convinto il giocatore. Che oggi è un punto fermo della sua nuova squadra. 

Ma tornando un attimo ad Adli. A giugno arriverà Yacine, ed è sicuro. Ma in estate era stato vicino anche Amine, il 'primo Adli' cercato dal Milan, quello che giocava nel Tolosa (QUI la sua storia). Quasi stesso ruolo di Yacine, Amine Adli è un trequartista ancor più fantasista: i rossoneri ci avevano provato lo scorso anno, ma come per il caso di Koné, le sirene della Bundesliga hanno spaccato la concorrenza, grazie alle maggiori disponibilità economiche: oggi Adli gioca nel Bayer Leverkusen.

E quegli affari rimasti in sospeso...

Poi ci sono situazioni ancora aperte. Una su tutte: quella che porta al nome di Romain Faivre. Era lui l'obiettivo numero uno per il centrocampo del Milan, tanto che la scorsa estate il club rossonero, dopo aver ottenuto il "sì" del giocatore, aveva formulato un'offerta ufficiale da circa quindici milioni tra parte fissa e bonus. Un'offerta rifiutata dal suo club. Alla fine l'affare non si chiude, ma nei prossimi mesi, comunque, se ne riparlerà. Faivre continua a segnare in Ligue 1, ma la chiamata e il mancato approdo in Italia (forse solo posticipato) è una pulce nell'orecchio impossibile da scacciare. Lo ha detto questo martedì a La Gazzetta dello Sport: "In Serie A posso realizzare i miei sogni. Farò di tutto per meritarmi il Milan". Anzi, il Milan AC. E la colonia si allargherebbe ancor di più. 

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