Primi giorni, prime valutazioni. L’Allegri bis è cominciato a fine maggio del 2021, e la testa della Juve è stata subito rivolta al calciomercato per accontentare l’allenatore e per far ripartire un progetto che non si è arenato ma che ha avuto delle difficoltà in questi ultimi due anni. Linee guida tracciate in accordo con Cherubini. Era partita così l’estate 2021 in casa Juve.
Una nuova era che ha rischiato di concludersi contestualmente alle dimissioni del Cda bianconero, perché anche Cherubini aveva rassegnato le sue, poi respinte. Il direttore sportivo rimane in sella e guiderà ancora l’area juventina.
Ma anche in questo caso, Allegri e Cherubini hanno condiviso una linea: non sarà il calciomercato dei ritorni. “Basto io, no?” è il succo, divertito, della conversazione avuta tra l’allenatore e il dirigente, in merito ai potenziali nuovi acquisti. Perché, è chiaro, Pjanic o Pogba (poi tornato un anno dopo) ad Allegri non potevano non piacere, ma l’idea è stata quella di guardare a elementi nuovi, che non hanno ancora vestito la maglia bianconera.
Di qui, il nome di Locatelli a centrocampo, primo obiettivo, poi raggiunto, dell’estate post Europeo, su cui sono già i ragionamenti con il Sassuolo partirono fin da subito.
E l’attacco? Tutto ruotava intorno a Ronaldo. Se il portoghese avesse deciso di rimanere, le strategie sarebbero cambiate. Ma la sua permanenza non era certa e la sua partenza a pochi giorni dalla chiusura del mercato propiziò il ritorno di Moise Kean, lasciando comunque un buco nell’attacco bianconero. Uno degli scenari studiati da Ronaldo per andarsene da Torino era quello del Psg, che nel caso avrebbe provato a inserire Icardi come contropartita. Scenari, si diceva, poi non diventati realtà.
Niente difensore, niente esterni. Non era quello il mercato con cui rilanciare l’Allegri-bis. E nemmeno niente cambio in porta: la decisione presa fu quella di puntare ancora su Szczesny, nonostante il nome di Donnarumma fosse stato considerato. Il portiere, poi andato a Parigi, avrebbe anche accettato un trasferimento in bianconero andando incontro alle esigenze di bilancio della Juve, guadagnando meno di ingaggio almeno per i primi due anni di contratto. Non se n’è fatto nulla. Si guarda avanti.
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